Forse non tutte le crisi vengono per nuocere la salute delle aziende. KTM ha deciso di lasciare al suo destino la produzione cinese per puntare alla vetta.
La crisi KTM e la completa ristrutturazione dell’azienda, all’insegna della tradizione, passerà attraverso delle scelte difficili ma necessarie. E’ fatto noto che la Casa austriaca ha visto tempi migliori, e sta pagando e già ha pagato strategie commerciali che si sono poi rivelate fallimentari. Tutto questo sta avendo anche un influenza sul Motorsport dove il team di Mattighofen è piombato in una grave crisi di risultati. L’obiettivo era avvicinarsi ai numeri di Ducati, ma la realtà è molto diversa.
Dall’esperienza è nata la consapevolezza di interrompere la distribuzione dei marchi CFMoto e Zeeho in Europa. Un ritorno alle origini, concentrando tutti gli sforzi dell’azienda suoi marchi principali, tra cui KTM, GasGas e Husqvarna, che dovrebbero avere un futuro promettente e radioso dopo questo processo di ristrutturazione. La Cina può essere accantonata perché c’è un nuovo approccio alla tradizione.
Venendo meno gli obblighi, viene meno dal 31 Maggio la necessità di mantenere fede alla distribuzione cinese sul nostro continente, ma l’alleanza tra CFMoto e KTM resta congiuntamente per lo sviluppo di moto e motori, ma solo in Cina. La divisione KTM deve evitare nei prossimi mesi di fare passi falsi che possano portare l’azienda nuovamente in una condizione fallimentare.
Negli ultimi 30 anni la KTM ha avuto un tasso di crescita medio (CAGR) del 15%, superando quasi indenne la pandemia. Il 2024 ha rappresentato l’inizio della fine per scelte sbagliate che hanno creato un buco impressionante. Questa passività è in parte frutto della decisione di KTM di sostenere i suoi fornitori e i suoi concessionari in difficoltà, evitando fallimenti a catena, facendo promesse sul lancio di nuovi modelli.
Quando hanno iniziato a diffondersi le prime notizie della crisi e i primi dati sulle difficoltà del Gruppo Pierer, alla borsa svizzera dove è quotato il titolo si è avuto un crollo. La fase di ristrutturazione ora si deve chiudere in modo ottimale ed evitare colpi di scena che farebbero male all’azienda e ai suoi lavoratori. La fiducia dei clienti c’è e si vede nelle promozioni, nei segnali positivi e di apprezzamento per una Casa storica che è leggenda. Il futuro è tutto da scrivere e KTM segnerà nuovi passi tra successi commerciali e nuovi modelli, il presente a volte è nel passato.
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