Vi sono mezzi a due e quattro ruote che hanno cambiato, realmente, il modo di concepire gli spostamenti. Ecco un modello che spera di raggiungere la fama con una soluzione green.
Non si fa altro che parlare di ecologia e tutti i principali team di ingegneri al mondo sono a lavoro per nuovi mezzi futuristici. Negli ultimi anni vi sono state decine di idee che hanno fallito l’obiettivo. Un team francese crede di aver trovato la soluzione giusta, e questa nuova trovata si chiama Vigoz. Un po’ auto, un po’ moto e un po’ bici per un modello green.
Il design è simile a un’auto, ma il veicolo a tre ruote sfrutta la potenza della pedalata del ciclista e la trasforma in velocità superiori ai 120 km/h. Un veicolo a tre ruote che viaggia a questa velocità può essere pericoloso? Per ora non siamo neanche vicini al suo debutto su strada. Il mezzo sfrutta un dispositivo di mobilità a pedalata assistita. Tutto funziona grazie alla tecnologia PERS di Cixi.
Il suo funzionamento è elementare. L’unità PERS trae energia da una batteria per viaggiare e, grazie alla potenza del software e a una rete infinita di hardware, invia un segnale ai motori montati sul vostro veicolo, che a sua volta attiva la propulsione. Con una unità è possibile anche la frenata rigenerativa, estendendo l’autonomia fino a un ulteriore 25%, e persino è previsto il montaggio dei pannelli solari che possono essere integrati nel sistema di bordo del veicolo.
I ciclisti devono assumere una posizione simile a quella di una bicicletta reclinata e, per sterzare, gli occupanti devono solo inclinarsi da un lato o dall’altro, e lo sterzo Ackerman prende il controllo, insieme all’inclinazione automatica. La frenata rigenerativa è stata integrata nel Vigoz, convogliando l’energia nelle batterie. Nessuna delle tre ruote include la possibilità di alloggiare un motore nel mozzo.
Il veicolo risulta piuttosto performante. Il mezzo è progettato per proteggere gli occupanti in caso di impatto ad alta velocità, per quanto consentito dai “materiali ad assorbimento di energia“. Onestamente farebbe molta fatica a trovare una collocazione pratica sulle nostre strade. All’estero, in contesti di diverso grado di civiltà, potrebbe prendere forma per percorrere brevi tratti. Sul canale YouTube J’aime les startups lo vedrete in azione.
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