Vi siete mai chiesti come si paga il pieno di elettricità presso una colonnina di ricarica? In pochi conoscono questo metodo alla portata.
Arrivati al 2025 il mondo intero dovrebbe conoscere come funzionano le ricariche delle auto elettriche. I parchi auto del Vecchio Continente sono rimasti piuttosto vetusti, fatta eccezione per la ricca realtà del Nord Europa. Le EV, alle nostre latitudini, si sono dimostrate ancora un numero infimo rispetto alle attese dei costruttori, ma la fruizione dei servizi pubblici sta migliorando. Se a casa le colonnine sono piuttosto semplici da utilizzare, il discorso cambia nel caos delle grandi città.
In Italia si stanno diffondendo le EV cinesi e americane ma la rete di strutture di ricarica di EV è in fase di evoluzione. Non mancano i problemi. Il metodo oggi più diffuso si basa sull’utilizzo di applicazioni dedicate o tessere fornite dai cosiddetti Mobility Service Provider (MSP). Negli ultimi anni sono arrivati grandi player come Enel X Way, Be Charge, A2A, Duferco Energia e costruttori come Tesla che garantiscono le colonnine super veloci. I servizi sono facili da usare ma richiedono una registrazione online. L’utente scarica l’app, crea un account, associa un metodo di pagamento, di solito con carta di credito, prepagata o PayPal, e poi è libero di gestire le ricariche nel modo che ritiene più opportuno.
Le app per le ricariche delle EV
Basta scaricare un app in cui si localizzano le stazioni compatibili, si avvia e si interrompe l’erogazione di energia, e si riceve l’addebito per il servizio. Con una semplice tessera fisica (RFID) da avvicinare alla colonnina per l’autenticazione si completa l’operazione. I modelli tariffari sono i seguenti: Pay-per-use (a consumo) dove si affronta il pagamento, esattamente, per i kWh prelevati. Il costo dipende dal servizio. Risulta più economica per le ricariche lente in corrente alternata (AC), più costosa per quelle rapide e ultra-rapide in corrente continua (DC).

In alternativa vi sono gli abbonamenti (flat): pagando un canone mensile fisso si usufruisce di un pacchetto di kWh (es. 50, 100, 200 kWh/mese) a un costo fisso più economico di quello previsto per le ricariche a consumo. App come Nextcharge, Plugsurfing, Shell Recharge, o servizi integrati come Telepass Pay o MooneyGo, consentono, con un unico account, di avere tutte le info e le proposte degli operatori convenzionati. Molte colonnine di ultima generazione sono dotate di terminali POS e consentono di pagare la singola sessione di ricarica, utilizzando una comune carta di credito o debito contactless.