Ferrari, decisione definitiva: la colpa è tutta di Trump, clienti infuriati

Le misure imposte da Donald Trump determineranno un rialzo dei prezzi, negli USA, per 3 gioielli in listino. Scopriamo di quali si tratta.  

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di imporre una tassazione record ai brand stranieri che importano auto sul territorio americano. Dal punto di vista del tycoon si tratta di una misura resasi necessaria per riaccendere l’industria interna. Tra pochi giorni dovrebbe essere annunciata una tassazione del 25% che metterebbe nei guai persino colossi come Stellantis ma determinerà un cambiamento anche per i marchi di lusso come Ferrari.

Ferrari, decisione definitiva: la colpa è tutta di Trump, clienti infuriati
Trump e Ferrari (ANSA) – Mondofuoristrada.it

I fatturati della Casa modenese volano, anche grazie alla risposta di pubblico americano. Oltreoceano amano, profondamente lo stile elegante e accattivante delle supercar nostrane. I dazi, però rischiano di fermare questo trend. E’ pur vero che chi acquista un’auto di lusso se ne infischia di qualche migliaio di euro in più ma i cambiamenti di prezzo potrebbero essere notevoli. I vertici della Ferrari dovrebbero aumentare il costo di 3 regine della gamma fino al 10%, sebbene assorbirà completamente le tariffe.

Tutti i veicoli Ferrari sono prodotti nello stabilimento di Maranello e saranno soggetti alla tariffa del 25% una volta spediti sul suolo americano. Tuttavia, la Ferrari ha deciso di proteggere alcuni dei suoi modelli top, preferendo attuare una strategia intelligente. La Casa modenese aumenterà i prezzi dei modelli Purosangue, 12Cilindri e F80 fino al 10% negli Stati Uniti.

Ferrari, i prezzi salgono in USA

Prendiamo ad esempio l’hypercar F80, che ha un prezzo base già di ben 3,5 milioni di dollari. Andranno aggiunti altri 350.000 dollari. Il prezzo, in pratica, di una supercar. I prezzi dei modelli Roma, 296 e SF90 rimarranno invariati, nonostante l’applicazione dei dazi del 25%. La Casa modenese ha già chiarito che queste modifiche di prezzo riguarderanno solo i veicoli importati negli USA a partire dal 2 aprile 2025.

Effetto dazi Trump sulla Ferrari
Prezzi in rialzo Ferrari F80 (Media Press) Mondofuoristrada.it

Ferrari ha confermato i suoi obiettivi finanziari per il 2025, ma è previsto un “rischio potenziale di 50 punti base sui margini percentuali di redditività”. Nonostante tutto, le azioni Ferrari hanno registrato un balzo del 4,6% al momento in cui scriviamo. Lo scorso anno, la Ferrari ha commercializzato 13.752 unità a livello mondiale, di cui 3.452 sono finite negli Stati Uniti, il suo mercato più grande. In sostanza una Ferrari su quattro venduta nel mondo viene spedita negli Stati Unti. Gli analisti di Private Wealth Management, tra cui Stephen Reitman, si sono sbilanciato sulla questione: “Dato che stimiamo che la maggior parte delle Ferrari vendute negli Stati Uniti vada a proprietari che possiedono già più di una Ferrari, qualsiasi aumento dei prezzi nuovi sarà in qualche modo attenuato dalla consapevolezza che anche le altre Ferrari del cliente nel suo garage hanno visto aumentare il loro valore“.

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