La FIAT futuristica che fece impazzire il mondo: era anni avanti alla concorrenza con un motore da sogno

Oggi la FIAT non produce più auto dal carattere sportivo, ma un tempo a Torino furono realizzati modelli unici che facevano invidia ai diretti concorrenti.

Dici FIAT e pensi subito alle utilitarie che riempiono le nostre strade. Panda, 500, Topolino e tantissimi modelli che, in altri Paesi, nessuno si sognerebbe di acquistare. Non è un caso che oggi diversi marchi italiani stanno facendo molta fatica fuori dai confini nazionali, compresa l’Alfa Romeo. Il Made in Italy ha un richiamo nel lusso, ma basterebbe molto poco per tornare ai fasti del passato.

Le Case d’Aste rappresentano da sempre il luogo per eccellenza in cui poter acquistare le opere d’arte e non solo. Diversi modelli italiani sono ambitissime in aste internazionali. Nel 2024, la FIAT 750 Vignale del 1963 è stata battuta all’asta da Bonhams. La 750 Vignale è basata sul telaio della 600 D, e va detto che questa creatura andò oltre ogni ragionevole immaginazione nell’immaginario collettivo dell’epoca, portandosi dietro un’aura che vige ancora oggi di fascino e stile italiano. Ecco la passione segreta di Gianni Agnelli.

Nel 1961 la Vignale aumentò la produzione in serie di propri modelli, su pianali FIAT. A questo scopo venne costruito un nuovo stabilimento a Grugliasco, non lontano da Mirafiori. Costruitasi una solida fama, la Vignale iniziò anche l’attività di produzione di vetture prestigiose per la Ferrari, costruendo “carrozzerie fuoriserie”.  Particolarmente proficua fu la collaborazione con la Maserati, che proseguì per tutti gli anni ‘60, con la realizzazione delle carrozzerie per i modelli Maserati 3500 GT, nella versione spider, Maserati Sebring e Maserati Mexico. In quegli stessi anni Vignale realizzò anche la versione convertibile della Lancia Flavia.

Le caratteristiche della FIAT 750 Vignale

Tornando all’ auto venduta da Bonhams, la FIAT 750 Vignale poggia su sospensioni indipendenti, con un singolo stabilizzatore a molla a balestra trasversale, ammortizzatori anteriori a gas e posteriori a bobina.  Nella versione venduta all’ asta la verniciatura è bianca ed è ancora quella originale, così come i copricerchi che sono montati su pneumatici Kleber V12, con ruote da 12″.

Sotto l’aspetto tecnico è un capolavoro. La 750 è spinta da un motore 4 cilindri raffreddato ad acqua, con transaxle manuale, che mette a disposizione quattro rapporti. La vettura è stata venduta ad un fortunato al quale è stata rilasciata la documentazione originale. Non è noto il prezzo di vendita, ma sarà stato alla portata di un collezionista molto ricco.