Diesel, spunta una nuova speranza: il carburante che riduci le emissioni del 90%, può arrivare la svolta

Il diesel è una tecnologia che molti hanno scelto di abbandonare per cause di inquinamento, ma ora le cose potrebbero cambiare. I dettagli.

Il motore a gasolio, sino a pochi anni fa, era divenuto persino più popolare della benzina, e tutti miravano al suo acquisto, grazie ai vantaggi che riusciva e che riesce, ancora oggi, a garantire. A fronte di un prezzo d’acquisto delle auto diesel leggermente più elevato rispetto alla benzina, questo combustibile consente di percorrere molti più chilometri con un pieno, ed anche di risparmiare nel momento in cui si rabbocca, anche se la differenza tra le accise, in Italia, ora è stata ridotta, e la differenza di prezzo è minore.

Diesel tutti i dettagli
Diesel ecco la sua salvezza – Mondofuoristrada.it

Nel 2015 però, la storia del diesel si è complicata, a causa dello scoppio del Dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate che ha colpito la Volkswagen, dando il via ad una vera e propria caccia alle streghe contro il motore a gasolio. Ad oggi, sono molti i costruttori che hanno deciso di accantonare tale soluzione, ma è interessante raccontarvi la storia di un combustibile che potrebbe salvargli la vita. Stiamo parlando del Diesel HVO, che merita di essere conosciuto nei suoi particolari.

Diesel HVO, ecco di cosa si tratta nello specifico

Il Diesel HVO (acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil) è un biocarburante di seconda generazione, che viene ottenuto mediante l’idrogenazione di oli vegetali, ma anche di grassi animali riciclati. Il processo di idrogenazione dà la possibilità di produrre un carburante che ha delle caratteristiche chimiche molto simili al gasolio classico, ma l’impatto ambientale è ovviamente ridotto. La filiera produttiva dell’HVO è del tutto alimentata con energia rinnovabile e minimizza qualsiasi emissione di CO2, divenendo una soluzione sostenibile a tutti gli effetti. Andiamo a scoprire, nello specifico, come avviene la sua produzione.

BIo-diesel come si fa
BIo-diesel in mostra (ANSA) – Mondofuoristrada.it
  1. Saturazione con idrogeno: Le materie prime vengono trattate con idrogeno ad altissime temperature, si parla di oltre 300 gradi, in modo da eliminare i legami insaturi ed anche l’ossigeno. In questo modo, viene aumentata la stabilità delle molecole;
  2. Conversione chimica: Questa fase è quella in cui la struttura chimica viene cambiata, in modo da ottenere idrocarburi alifatici, che sono giudicati ottimali per i motori diesel ed i loro processi. Il prodotto che ne deriva è stabile e sicuro, ed è inoltre produttore di scarsissime emissioni di carbonio. Sono compatibili con questo tipo di diesel alcuni motori Euro 5 ed Euro 6, ma non tutti i veicoli sono autorizzati al suo utilizzo.
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