La società di John Elkann sta continuando ad ampliare il suo pacchetto di attività. Scopriamo l’ultima trovata di Exor.
I business evolvono e anche i più grossi colossi mondiali sono costretti a rivedere i propri plan. Il segreto di alcune attività sta proprio nella differenziazione dei business. Con una capitalizzazione di quasi 17 miliardi di euro nel 2021 e un Net Asset Value (NAV) intorno ai 28 miliardi di euro, la holding con sede in Olanda della famiglia Agnelli-Elkann vanta un fatturato di oltre 44 miliardi.

Dopo quasi un secolo di investimenti mirati, nel 2023 Exor è diventato il 317º gruppo al mondo per fatturato nella Fortune Global 500 dello stesso anno e alla 1963ª posizione delle compagnie più influenti al mondo della Forbes Global 2000. Creata, nel 1927, come Istituto Finanziario Industriale e battezzato nel 2009 in Exor, ha preso il nuovo nome dalla società francese nel 1992. Exor fa investimenti con orizzonte di lungo termine in realtà aziendali internazionali, prevalentemente nel Vecchio Continente e negli Stati Uniti.
Al di là del gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra PSA e FCA, negli investimenti di Exor rientrano anche la compagnia di capital good CNH Industrial, il gruppo industriale IVECO, la Casa automobilistica Ferrari, la società calcistica Juventus, il settimanale The Economist e il gruppo editoriale GEDI, quest’ultimo proprietario dei magazine la Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, di una catena di quotidiani locali e di varie emittenti radiofoniche. Il colosso della famiglia Agnelli è quotato solo alla Borsa di Amsterdam. Ecco dove vivono i membri della famiglia piemontese.
Exor quota Philips
La holding ha aumentato la partecipazione in Philips al 18,7%, come è risultato evidente da un documento depositato presso la Sec. Prima Exor aveva il 17,51% delle azioni Philips ed era già il principale investitore nell’azienda. Exor ha messo sul piatto 223 milioni di euro.

Exor ha comprato una quota iniziale del 15,1% in Philips ad agosto 2023. L’anno successivo il titolo di Philips, quotato ad Amsterdam, ha guadagnato quasi il 50%. Gli analisti di Equita, come riportato su Calcioefinanza, hanno dichiarato: “Non riteniamo che questa operazione sia collegata alla cessione di Ferrari (con la quale EXOR ha recentemente incassato 3bn), ritenendo che la maggior parte di questo incasso serva per diversificare ulteriormente il portafoglio“.