La Formula 1 sbarca a Las Vegas dopo 41 anni ed è subito polemica in vista del Gran Premio. Il mea culpa sta facendo molto discutere
Il Circus non vede l’ora di rimettere piede nella Capitale del gioco d’azzardo, con un evento atteso dagli anni ’80. Nel frattempo, però, tiene banco un problema “tecnico” del circuito che potrebbe creare più di un problema ai piloti.
La Formula 1 manca da Las Vegas esattamente dal 1982, quando un giovane Michele Alboreto vinse la sua prima gara a bordo di una Tyrrell. Ricordi lontani di un Circus che non esiste più e che ha lasciato spazio a logiche tecniche e commerciali completamente diverse. I piloti di oggi sono profondamenti diversi da quelli di allora e l’unica cosa rimasta costante è l’affetto che generano nel pubblico. L’interesse per la classe regina del Motorsport è rimasto inalterato, come testimoniato dai sold out che si registrano in tutti i circuiti del Mondiale.
Nella Capitale del gioco d’azzardo si correrà il penultimo appuntamento di questo campionato, con i titoli piloti e costruttori già assegnati da tempo. La speranza della Ferrari è quella di poter sfruttare le caratteristiche della pista, che almeno al simulatore sembrano avvantaggiarla. Ci sarà infatti un lunghissimo rettilineo (quasi 2 km) dove poter sprigionare l’ottima velocità di punta di cui dispone la SF-23, per battagliare con la Red Bull di Verstappen. In attesa però dei primi giri ufficiali, nella giornata del 17 novembre, ad oggi tiene banco una polemica su un aspetto tecnico che le squadre troveranno nel deserto del Nevada.
Il Gran Premio di Las Vegas scatterà alle 22 di sabato 18 novembre (ora locale), ovvero le 7 di mattina del 19 novembre in Italia. In quell’orario sono previsti circa 5° di temperatura dell’aria, dato ancora più basso nella giornata precedente, quando le Qualifiche scatteranno a mezzanotte.
C’è il grosso rischio di non riuscire a mettere in temperatura le gomme, anche perché il layout della pista non presenta curve particolarmente indicata per scaldare gli pneumatici. Alcune simulazioni dei team parlavano addirittura di 4 giri di rodaggio prima del time-attack, una cosa mai vista prima.
Di questo ha parlato anche Ross Brawn, attuale direttore generale motorsport per la F1, in un’intervista al portale inglese talkSPORT.
“Non abbiamo considerato che di notte può fare molto molto freddo. Tuttavia la Pirelli ha svolto un lavoro specifico per fare in modo che gomme siano in grado di funzionare anche in queste condizioni”.
L’ex manager della Ferrari conclude dicendo: “Sarà una sfida mai affrontata prima ma credo che regalerà spettacolo”.
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