Sono diverse le regole che devono rispettare i piloti di F1 e molte di esse non sono note a tutti gli appassionati.
La F1 è indubbiamente la competizione motoristica maggiormente seguita in tutto il mondo, motivo per il quale è normale che ci debbano essere delle regole rigide per poter gestire le gare. Solo i più grandi piloti del pianeta hanno la fortuna di potersi mettere alla prova nei circuiti più belli del mondo e per poter presenziare serve un duro lavoro.
In questo 2023 abbiamo potuto assistere allo straordinario dominio di un fenomeno leggendario come Max Verstappen, un campionissimo che ha dimostrato di poter portare la monoposto a livelli pazzeschi. L’olandese ha tutte le carte in regola per imporsi nella storia dei motori come uno dei più grandi fenomeni che siano mai visti.
L’olandese però non solo è un pilota che è entrato nell’Olimpo dei grandissimi, solo pochi possono vantare almeno tre titoli mondiali, ma la sua figura ha spesso portato a un cambiamento delle regole. Infatti Verstappen aveva debuttato in F1 nel 2015 quando aveva solamente 17 anni, dunque poteva guidare le monoposto migliori del mondo, ma non le utilitarie in strada.
Proprio dopo le polemiche per quella decisione della Red Bull si decise di mettere un tetto all’età, con i 18 anni che sarebbero stati obbligatori. Verstappen inoltre passò dalla F3, dopo un solo anno, alla F1, il che ha comportato anche in questo caso altre polemiche, per questo nacque la superlicenza. Si tratta di un particolare punteggio che i piloti devono raggiungere nel corso della carriera giovanile e una volta arrivati a 40 possono puntare alla F1.
Per ottenere i 40 punti fatidici della Superlicenza ci sono vari modi, ma il più diretto è indubbiamente la Formula 2, dato che i punti necessari si ottengono in un solo anno chiudendo nelle prime tre posizioni. Solo il campione della Indy Car ha diritto a 40 punti in un colpo solo, mentre il campione di Formula 3, Formula E e WEC ha diritto a 30 punti.
Le regole curiose in F1 però non si fermano di certo qui, infatti non tutti sanno che auto e piloti devono rispettare un peso minimo. Infatti il totale per poter rendere valida la corsa è che il peso della monoposto e del pilota insieme tocchi i 795 kg. Il peso diventa però una componente importante anche per i singoli piloti, infatti questi al termine della gara devono pesarsi.
Nel caso in cui il pilota avesse perso un range superiore tra i 2 e i 4 kg, allora vuol dire che tutto è nella norma. Se dovesse esserci stata un’eccessiva perdita, allora è il caso di controllare il peso combinato di monoposto e pilota. Proprio per l’enorme dispendio di energia e di liquidi, la F1 dà la possibilità ai piloti di idratarsi.
Quando corrono infatti possono utilizzare una cannuccia che dà modo di versare acqua, facendogli così recuperare energia. Per azionarla servirà toccare un pulsante presente sulla monoposto, ma attenzione al rischio di errore, perché anche un campione come Nico Rosberg ha raccontato di aver premuto il tasto dell’acqua per sbaglio ed essersi ritrovato bagnato per qualche secondo durante la gara.
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