Ferrari fa evidentemente sempre parlare di sé. Anche questa volta è andata così. Scopriamo cos’è successo in questo caso.
La ferrari è una delle aziende più importanti al mondo. Parlando solo ed esclusivamente di automobili, a dirla tutta, forse nessuno è al livello del cavallino rampante. Per storia e trazione, la casa costruttrice con sede a Maranello ha davvero pochi rivali.
E ancora oggi, a livello costruttivo, in pochi davvero possono pensare o anche soltanto lontanamente sperare di competere con la rossa. Come dimostrano anche i più recenti risultati commerciali del brand italiano. Basti pensare alla Ferrari Purosangue, per dirne una.
Ma evidentemente in Ferrari non si accontentano mai, e con grande ambizione e motivazioni di tutti i tipi cercano fortemente di conquistare ancora risultati di spicco. Forse così è possibile spiegare, e non in molti altri modi in verità, il fatto che la rossa abbia ottenuto questi incredibili risultati. La news in questione non lascia spazio a dubbi.
Nel 2023 si alzano le stime della Ferrari. La rossa ha chiuso un altro trimestre da record, esattamente il numero 3 dell’anno, con ricavi netti pari a 1,5 miliardi di euro. Una crescita del 23,5% rispetto al 2022. Le consegne totali sono state 3.459 (aumento dell’8,5% rispetto al terzo trimestre 2022). L’utile in tal senso è di 332 milioni €, salito così del 46%. Erano stati previsti ricavi di 1,472 miliardi €, un utile ad azione di 1,61 € e consegne pari a 3.414 unità, con l’Ebitda che è arrivato a quota 595 milioni contro i 560,7 previsti. Ferrari potrebbe chiudere l’anno a 5,9 miliardi € di ricavi.
Nel 2022, per intenderci, l’azienda ne aveva fatturati 5,1. Ma a cosa è dovuto questo straordinario incremento? Principalmente a un mix del prodotto assai positivo e a delle personalizzazioni migliori rispetto alle atetse iniziali. Ma anche al miglioramento dei ricavi da attività racing e alla generazione di free cash flow industriale; quest’ultima sostenuta da una forte profittabilità, parzialmente compensata da spese in conto capitale disciplinate e da assorbimento di capitale circolante.
Viene tenuto conto anche dell’inflazione dei costi e dell’aumento degli ammortamenti legato all’avvio della produzione di nuove auto. Praticamente la Ferrari viaggia spedita a dir poco sul fronte commerciale. Adesso, dopo tanti anni amari – 2023 compreso – resta da correggere il lato sportivo. Specie in Formula 1, dove un successo iridato manca addirittura daal 2008. Di certo a maranello le risorse umane ed economiche per tornare al vertice della regina del motorsport non mancano. Nel 2023, dopotutto, carta canta.
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