Il ritorno del mito è ufficiale per bocca dello stesso CEO, ma sono le scelte che non hanno convinto gli appassionati del marchio
La Lancia Delta è una delle icone dell’industria automobilistica italiana, celebrata per i suoi successi sia sulle strade che nei rally, e amata da appassionati di tutto il mondo. La sua storia inizia nel 1979, quando la prima generazione della Delta fu introdotta sul mercato. Nel mondo dei rally, la Delta ha dominato il Campionato Mondiale Rally per un decennio a partire dalla metà degli anni ’80, grazie al team ufficiale Lancia Martini Racing e ai piloti leggendari come Juha Kankkunen e Miki Biasion. Questi successi hanno cementato la reputazione della Delta come un’auto da rally straordinaria.
Nonostante le sfide economiche e la diminuzione della produzione automobilistica, il marchio Lancia e la sua Delta continuano a essere venerati da una base di appassionati devoti. La Delta rappresenta l’eccellenza italiana nell’industria automobilistica, unendo con maestria l’eleganza, la prestazione e la tradizione sportiva. La sua storia di successo nei rally e il suo status di culto tra gli amanti delle auto restano un omaggio duraturo al marchio Lancia. La notizia trapelata per bocca dello stesso amministratore delegato Lancia, però, rischia di far partire con il piede sbagliato la produzione della futura Deltona.
È arrivata l’ufficialità sul futuro solo elettrico della nuova Delta
Dopo il lancio ufficiale sul mercato della nuova Ypsilon nel 2024 e dell’ammiraglia nel 2026, il 2028 sarà l’anno della prenotazione della nuova Lancia Delta. Ciò che ha fatto borbottare (per edulcorare!) gli appassionati del Deltone di tutto il mondo è stata la dichiarazione di Luca Napolitano, CEO di Lancia, il quale avrebbe dichiarato testualmente che il futuro modello di Delta sarà equipaggiato esclusivamente da propulsione elettrica. Sacrilegio per il celebre modello che però sarà anche lei vittima sacrificata sull’altare dell’ecologismo.
Mancano ancora cinque anni prima del suo debutto, un’era geologica per la tecnologia applicata all’automotive e probabilmente sarà del tutto normale che il brand torinese lancerà un veicolo senza alcuna versione a combustione interna, ma ad oggi, la scelta pare davvero azzardata. Sarà solo il futuro a dimostrarci se il CEO sia stato davvero così lungimirante.
Lo stesso amministratore delegato ci conferma che la futura Delta avrà forme geometriche e muscolose, legate al suo passato glorioso e ispirate alla concept car presentata quest’anno, la Pu+Ra HPE. Probabilmente la scelta tout court di equipaggiarla di sola trazione elettrica è dovuta al fatto che, al momento della presentazione, mancheranno solo qualche anno dallo stop ai motori endotermici imposti dall’Unione Europea.