L’ultima idea sulle auto elettriche rivoluzionerà tutto ed è destinata a far discutere. Non si era mai vista una cosa del genere prima!
Le auto elettriche non sono solo il futuro dell’industria dei motori, ma ormai rappresentano già ora una parte considerevole del settore. Sempre più persone scelgono la sostenibilità, e si affidano ad un veicolo elettrico per i loro spostamenti. Le aziende stanno investendo sempre di più nel settore. Molti colossi hanno ormai completamente spostato o quasi la propria produzione futura verso l’elettrico, anche in virtù delle norme continentali che puntano a vietare l’utilizzo dei motori tradizionali entro il 2035.
Si tratta di una vera rivoluzione, che verosimilmente al termine ridisegnerà l’industria in un modo mai visto prima. Non sorprende dunque che il crescente utilizzo di auto elettriche abbia portato alla luce diverse questioni. Tra queste, per esempio, la necessità di “differenziare” un mezzo elettrico da uno tradizionale. Molti paesi hanno già trovato una soluzione.
Riconoscere i mezzi elettrici? La soluzione al problema
Quando si parla di identificare un mezzo di trasporto, lo strumento principale è come ben noto rappresentato dalla targa, che contiene tutte le informazioni relative al veicolo. E proprio a questa molti paesi si sono affidati per “registrare” anche l’appartenenza alla categoria dei veicoli elettrici.
C’è chi, come la Germania, ha semplicemente messo una “E” vicino al numero di targa per rendere riconoscibile le auto elettriche. Chi invece, come la Polonia, ha preferito affidarsi ad un metodo ancora più immediato, quello del colore. Nel paese tutte le auto elettriche sono caratterizzate da una targa di colore verde, proprio come “green” è il loro approccio all’ambiente.
In questo modo, è possibile immediatamente notare se un’automobile sia progettata con motore tradizionale, oppure se appartiene invece ai veicoli sostenibili. Una grossa mano per i cittadini – si parla spesso di come l’essere silenziose sia uno dei principali fattori di rischio dei veicoli elettrici, e il renderli più visibili può certamente rappresentare un aiuto – ma soprattutto per le forze dell’ordine.
Spesso infatti le auto elettriche sono le uniche ad avere accesso alle zone a traffico limitato, non essendo inquinanti per l’ambiente, o a determinate aree a loro dedicate, e in questo modo è sicuramente più semplice rilevare se un mezzo ha o meno accesso a quella zona e scovare i “furbetti”.
Ormai la differenziazione della targa è diffusa in diversi paesi, dalla Cina alla Gran Bretagna. Arriverà anche in Italia? Al momento non sembrano esserci segnali in questa direzione, anche per il fatto che nel nostro paese il mercato delle auto elettriche continua a faticare. Sarebbe però, sicuramente, una buona soluzione per rendere questi mezzi riconoscibili.