Michael Schumacher è uno dei grandi miti in F1, ma solo pochi conoscono la sua storia davvero pazzesca che lo coinvolse in passato.
Non ci può di certo definire degli amanti della F1 senza aver a cuore le imprese di un fenomeno puro come Michael Schumacher. Il tedesco è stato colui che riportato il titolo alla Ferrari dopo ben 21 anni di assenza, da quando nel 1979 vinse la monoposto guidata da Jody Scheckter, per il suo primo e unico trionfo.
Ben diversa invece fu la carriera di Michael che in rosso ci arrivò quando era già stato in grado di vincere la bellezza di due titoli mondiali con la Benetton. In Ferrari ebbe bisogno di molto tempo per poter fare sì che la monoposto diventasse perfetta per il suo stile di guida e alla fine ha saputo ottenere il risultato tanto atteso.
In totale sono stati cinque i successi consecutivi con il Cavallino Rampante. Mai nessun pilota nella storia ha saputo imporsi in modo così straordinario nella storia della F1 con un lustro intero coronato solo da successi. Schumacher era un ragazzo molto umile e che proveniva da una famiglia che dovette compiere svariati sacrifici per poterlo far correre.
In passato ha avuto modo di conoscere diverse persone e una di queste ha una storia davvero molto particolare. Si tratta di Bertrand Gachot e si tratta del pilota che nel 1991 aveva tra le mani la Jordan. I risultati non furono di certo esaltanti, ma tutto quanto cambiò tra la prova in Ungheria e quella in Belgio, proprio quella di casa per Gachot.
“Puoi restare in prigione”: come Schumacher prese il posto di Gachot
Sembra davvero incredibile da poter credere, ma il debutto ufficiale di Michael Schumacher in F1 avvenne proprio a causa dell’arresto di Bertrand Gachot. Il belga infatti era il pilota della Jordan insieme ad Andrea De Cesaris, ma nel dicembre del 1990 quest’ultimo era stato coinvolto in una violenta rissa in un pub di Londra con protagonista anche il gestore del locale.
Per poter cercare di difendersi dagli attacchi di quest’uomo, il pilota sfruttò uno spray urticante che in precedenza aveva potuto acquistare in Germania. Il problema è che un simile strumento al tempo era bandito in Inghilterra ed era dunque considerato al pari di un’arma da fuoco. Giustamente la Jordan decise di aspettare una sentenza da parte di un Tribunale prima di condannare il pilota che iniziò la stagione, ma quando giunse la sentenza, Gachot fu condannato a 18 mesi di carcere.
Probabilmente nessuno si aspettava una simile condanna, tanto è vero che a quel punto la Jordan decise in fretta e furia di affidarsi a un nuovo pilota. La scuderia contattò il manager Willi Weber, con quest’ultimo che garantì per Schumacher, un pilota giovane che però aveva già corso a Spa e la casa britannica lo acquistò per 150 mila Dollari.
A Beyond the Grid, il podcast della F1, Gachot dichiarò che non aveva mai sentito parlare di Schumacher, ma dal carcere ricevette la lettera di De Cesaris che gli diceva che questo ragazzo era forte e che lo aveva battuto in qualifica, dunque poteva non preoccuparsi e rimanere in carcere che tanto la Jordan era in buone mani. Una lettera molto ironica che Gachot apprezzò in quei momenti difficili.