Presentata la nuova versione per pochi fortunati della nuova sportiva di Sant’Agata Bolognese dal prezzo improponibile
Quando si parla di Lamborghini le sorprese non finiscono mai. E se ci si possa illudere che con l’ultimo gioiello della casa emiliana si sia definitivamente raggiunto il tetto del mondo in termini di prestazioni, design e tecnologia applicata ci si sbaglia di grosso. Le novità si susseguono anno dopo anno e con l’asticella che pare non abbia mai un limite, così come i relativi costi d’acquisto.
Per l’appunto, il prezzo da pagare per un veicolo così esclusivo e fuori dubbio improponibile e inaccessibile ai più, costretti ad accontentarsi di un modellino sulla scrivania. I pochi fortunati che possono permettersi di staccare assegni a quattro zeri, poi, devono anche avere il dito più veloce del west per potersi portare a casa un pezzo da collezione così esclusivo, visto che in casi di edizioni speciali si tratta di versioni prodotte in tirature limitatissime.
Abt è un’azienda tedesca nata nel 1967 leader nel settore del tuning di auto di fascia premium. La nuova vittima selezionata da Abt è stato il SUV Urus di Lamborghini, denominato appunto “Toro Scatenato”, chiaro e voluto richiamo al film dove Robert De Niro interpretava il pugile Jake La Motta. Il famoso tuner ha avuto l’arduo compito di migliorare le prestazioni di un mezzo già di per sé estremo, andiamo a vedere nel dettaglio cosa gli ingegneri sono andati a elaborare.
Partendo dall’elaborazione del cuore pulsante, un V8 biturbo da 666 CV della versione Performante, i tecnici Abt sono riusciti a spingersi oltre, raggiungendo la impressionante cifra di 810 CV, ossia oltre 200 Cv/litro. Il salto di potenza di raggiunge grazie all’adozione di due nuove turbine, di un intercooler più performante e di un nuovo impianto di scarico in titanio, il tutto coordinato dall’elettronica anch’essa rivista per poter gestire tali picchi di potenza. Il risultato numerico parla di circa due decimi risparmiati sullo 0-100 Km/h, attestandosi sui 3,3 secondi.
Dal punto di vista stilistico ed estetico le modifiche puntano a migliorare ulteriormente l’aerodinamica della Urus, cosa complicata visto il già eccellente risultato del coefficiente di penetrazione della versione di serie. L’azienda di tuner ha inserito un nuovo splitter all’anteriore, aggiornate minigonne laterali, un migliore estrattore posteriore in grado di migliorare la deportanza alle alte velocità e cerchi in lega competizione da ben 23 pollici di diametro.
Ne saranno prodotte solamente 99 esemplari ed il costo del kit sopra descritto sarà di 179.000 euro, a cui il cliente dovrà aggiungere il costo d’acquisto della Urus di serie, pari a oltre 235.000 euro.
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