Rubata una prestigiosa moto e venduta successivamente, sono in tre ad essere sotto processo per riciclaggio e ricettazione.
Sono molte le persone che faticano ad andare avanti al giorno d’oggi, con l’inflazione e il rincaro dei costi, purtroppo anche i furti e la delinquenza crescono. Una situazione difficile infatti è terreno fertile per i malintenzionati che si trovano in condizioni ancora più disastrose.
I ladri sono spesso alla ricerca di oggetti da rivendere per fare i soldi, la cosa peggiore che può capitare è che i ladri entrino direttamente in casa e mettano tutto a soqquadro. Ci sono altre situazioni dove i ladri potrebbero comunque crearci problemi ad esempio rubandoci il cellulare in un posto affollato, scippando la nostra borsa, rompendo i vetri della nostra auto o addirittura rubando il mezzo con cui ci spostiamo, che sia la macchina o un altro. È questo ciò che è accaduto a Perugia, una costosa moto è infatti stata rubata e reimmatricolata.
Tutto sulla moto rubata e rivenduta, le accuse
Una moto molto costosa, è stata rubata a Perugia, si tratta della moto Guzzi Falcone, ad essere sotto accusa sarebbero tre persone. I reati sarebbero ricettazione, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e riciclaggio. A commettere il fatto sarebbero stati un uomo di 53 anni di Foligno, uno di 54 e una quarantottenne di Assisi.
Avrebbero già assunto rispettivamente tre avvocati per essere difesi, ad accusarli è direttamente la procura di Perugia. Secondo le ricostruzioni la donna avrebbe trasferito per mezzo di scrittura privata, pagando a titolo di corrispettivo una somma in contanti di circa 5300 €, per la moto Guzzi modello Falcone. Il veicolo sarebbe stato rubato qualche mese fa al proprietario, attualmente la donna è per questo chiamata a rispondere all’accusa di ricettazione.
Gli altri due complici invece sarebbero accusati di aver dichiarato il falso davanti al notaio, i due infatti avrebbero sostenuto di essere i proprietari del mezzo che invece era in realtà stato rubato. Si sarebbero prestati a spacciarsi uno per il proprietario e l’altro per l’acquirente, ci sarebbe poi un’ulteriore accusa.
A quanto pare sarebbe stata anche effettuata una denuncia di smarrimento dei documenti del Falcone Guzzi, ma in realtà l’imputata non li aveva mai posseduti, proprio per il fatto che la moto non era sua. Il passaggio di proprietà della moto, sarebbe stato solo una simulazione, e per questa ragione si parla infatti di riciclaggio, se l’atto di vendita fosse stato portato a termine l’acquirente avrebbe ottenuto una nuova immatricolazione per il veicolo.