Quale miglior soluzione per battere l’armata asiatica, se non l’alleanza. Ecco il nuovo SUV che punta a scalare le classifiche delle vendite.
Che Cina e Giappone avessero una marcia in più nella produzione massiccia delle quattro ruote lo si sapeva da tempo, ma certamente, dopo la pandemia il loro potere si è fatto ancora più evidente. Tutto merito delle materie prime che possiedono e che gli permettono di costruire i veicoli in tempi più brevi e in grosse quantità.
Agganciandoci a questo discorso, è parere condiviso che più il mercato si sposterà verso l’elettrico, maggiore sarà l’impatto dell’Asia. A questo punto, l’unica strada per il Vecchio Continente è quella di collaborare con il “nemico”. Ed è esattamente questo che Volvo ha messo in pratica, dando vita ad un veicolo che dovremo vedere nei nostri concessionari a partire da fine anno o al massimo al principio del 2024. Si tratta, e non è certo una sorpresa, di uno Sport Utility Vehicle.
Il brand Lynk & Co nato dall’unione tra la scandinava Volvo e la cinese Geely è pronto a sbarcare in Italia con un SUV compatto, spinto da un’alimentazione ibrida plug-in e soprattutto capace di conciliare le diverse esigenze in termini di acquisto.
In attesa del lancio del Lynk & Co 08 che dovrebbe indirizzarsi a chi cerca un mezzo di trasporto quotidiano di medie dimensioni, arriva in Europa il più piccolo 06 EM-P. Lungo 4,35 metri come il Dacia Duster, si distingue per i gruppi ottici posteriori a striscia continua. La piattaforma utilizzata per la costruzione è la BMA dell’azienda di Hangzhou e tra i suoi punti di forza vi è la possibilità di supportare i sistemi di guida autonoma di livello 2 e 3.
Guardando agli interni, non c’è molto “arredamento”. Minimale e sobrio l’abitacolo presenta comunque un schermo centrale sulla plancia abbastanza ampio dedicato all’infotainment, mentre dietro al volante è posto un display per la strumentazione digitale.
Sotto il cofano, come abbiamo anticipato, troviamo un plug-in con unità 1.5 a benzina aspirato capace di erogare fino a 120 cv. I due propulsori elettrici, invece, arrivano complessivamente ad esprimere 299 cv. Le batterie sono da 19,09 kWh, e consentono di percorrere 102 km con una sola ricarica.
Sul fronte dell’estetica non vi è nulla di particolarmente innovativo, anzi ricorda in tutto e per tutto il modello già in commercio, ovvero lo 08, almeno nella parte anteriore, con linee pulite e previe di spigolosità.
I cerchi sono disponibili in due versioni: da 18 pollici o da 19. Da quanto dichiarato dal produttore i consumi sono di 4,98 litri ogni cento km.
Guardando infine al costo, in patria è venduto a 180mila yuan, all’incirca 23mila euro. Staremo a vedere se una volta sbarcato qui, la cifra rimarrà se non uguale simile, o si alzerà per raggiungere quelle tipiche del segmento, tra l’altro dotate di sistema ibrido che, notoriamente fa lievitare il prezzo. Per andare incontro alle necessità del pubblico, a joint venture ha studiato un sistema di leasing della durata tra i tre e i cinque anni e un pacchetto km compresi tra 10mila e 40mila.
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