In attesa della prima supercar totalmente elettrica, Ferrari ha deciso di inaugurare un nuovo metodo di pagamento: è tutto vero
Almeno un paio di anni, non solo per colpa della pandemia, il mercato delle auto a livello mondiale ha vissuto una profonda crisi in tutti i settori, Tutti, tranne uno, perché c’è sempre voglia di supercar per chi se le può permettere. Ecco perché Ferrari non è mai andata in crisi e così continua ad essere anche oggi.
Il brand di lusso della galassia Stellantis ha chiuso il secondo trimestre del 2023 con risultati quasi inattesi. I ricavi netti registrati sono stati 1,47 miliardi di euro, in crescita del 14,1% rispetto all’anno precedente per un totale di consegne pari a 3.392 unità, praticamente invariate rispetto allo stesso periodo 2022 e in linea con le previsioni.
Ferrari ha anche rivisto al rialzo le previsioni finanziarie per il 2023, con ricavi netti a 5,8 miliardi (erano stati 5,1 miliardi nel 2022). In realtà però molto sarà più chiaro il prossimo 2 novembre quando è in programma il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei risultati del 3° trimestre 2023.
In ogni caso, molti dei piani per il futuro a breve e medio termine sono già stati pianificati e in parte realizzati. Come ha anticipato qualche tempo fa Benedetto Vigna, CEO dell’azienda, il nuovo stabilimento per le Ferrari elettriche che sta nascendo a Maranello sarà pronto nel giugno 2024. Un passo fondamentale per impostare le strategie future dell’azienda in chiave emissioni zero.
Altra novità del 2024, l’arrivo sul mercato della nuova attesissima hypercar Ferrari che per il momento è catalogata come F250, in attesa della denominazione ufficiale. Per adesso si è intravisto in giro un modello camuffato che potrebbe montare un powertrain elettrificato da quasi 1.000 cavalli di potenza.
Tutto questo è nei piani futuri del Cavallino, ma intanto c’è una novità importante che cambierà il mercato e quindi le strategie dell’azienda. La decisione ufficiale è anche una belle inversione di tendenza e una sfida a campo aperto a Tesla.
Nel 2021 l’azienda guidata da Elon Musk aveva deciso di accettare pagamenti in Bitcoin per i suoi modelli. Solo qualche mese dopo però era anche arrivato il dietrofront. Secondo Tesla, per estrarre la criptovaluta si consumava troppa energia e quindi non aveva senso continuare, Se e quando la situazione fosse cambiata, allora avrebbe potuto ripensarci.
In realtà molti addetti ai lavori sono convinti, dati alla mano, che oggi questa condizione sia nettamente migliorata e quindi sia più rispettoso dell’ambiente produrre criptovaluta. Ecco perché Ferrari ha deciso di accettare per i suoi modelli i pagamenti in Bitcoin.
La conferma è arrivata ufficialmente dal Chief Marketing and Commercial Officer di Ferrari, Enrico Galliera, all’agenzia Reuters. “Il nostro obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 lungo tutta la nostra catena del valore è assolutamente confermato”.
Il primo passo sarà quindi partire con il mercato del Nord America, dove nel primo semestre 2023 sono state targare 1.800 euro. Quello che Galliera non ha specificato è quanti Ferrari immagina di poter commercializzare con questo nuovo metodo di vendita. Per questo comunque l’azienda ha stretto una partnership con BitPay e grazie a questa collaborazione sarà possibile effettuare transazioni in Bitcoin, Ether e USD Coin.
La scelta del marchio è molto chiara. C’è una forte domanda da parte del mercato e ci sono anche richieste dei concessionari perché i loro clienti sono investitori nel campo delle criptovalute. Ecco perché già dal prossimo anno questo metodo dovrebbe essere esteso anche al mercato europeo e in altre regioni del mondo che accettano questi pagamenti.
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