Lewis Hamilton rischia di perdere il Mondiale del 2008, il primo dei suoi sette in Formula 1. La FIA sta donando speranza ai tifosi della Ferrari
Felipe Massa si sta battendo con i suoi legali per ottenere giustizia. Quanto è successo in quella stagione non gli è mai andato giù, con un titolo piloti che avrebbe ampiamente meritato. Il Gran Premio di Singapore 2008 è uno degli episodi più controversi della storia della F1.
Gli ultimi due anni sono stati tutto tranne che semplici per Lewis Hamilton. Il campione della Mercedes ha dovuto fare i conti con una vettura nata male e sviluppata peggio nel corso delle stagioni 2022 e 2023 (ancora in corso), rinviando il sogno di vincere un altro titolo. Per essere all’altezza di Verstappen e della Red Bull serve ben altro e questo lo sa anche sir Lewis, che nel frattempo deve buttare un occhio anche al passato. Si perché affondando le radici al primo campionato portato a casa, nel 2008, c’è una questione irrisolta che va messa finalmente apposto.
In quella stagione Hamilton si aggiudicò il primo dei suoi sette allori, proprio sul filo di lana, arrivando all’ultima curva dell’ultima gara ancora dietro a Felipe Massa (benedetto fu il sorpasso ai danni di Timo Glock).
Il problema è che qualche settimana prima, nel Gran Premio di Singapore si era consumato uno dei più grandi scandali della storia della Formula 1. Una gara che andava annullata dopo aver scoperto che la Renault di Briatore aveva causato appositamente l’incidente di Nelson Piquet Jr. per consentire la vittoria di Fernando Alonso.
A riportare alla luce la questione è stato il patron della F1 in quegli anni, ovvero Bernie Ecclestone. Proprio lui ha gettato la maschera, confessando di essere a conoscenza di quanto avvenuto a Singapore e di aver sbagliato a non annullare l’esito del GP, di fatto consegnando il titolo a Massa.
Proprio a questo si sono aggrappati i legali del pilota brasiliano che hanno fatto reclamo alla FIA. L’indagine che va avanti da diversi mesi, doveva essere conclusa il 12 ottobre, una data che ora è stata ritardata e spostata al 15 novembre. Un mese di proroga per esaminare al meglio la situazione ed evitare che si possa procedere in un’aula di tribunale.
Bernardo Viana, uno dei legali di Massa, ha diramato un comunicato in cui afferma: “La FIA e la FOM hanno chiesto una proroga alla conclusione dell’indagine interna. Vorremmo sapere la posizione dell’attuale governance della F1 sulla vicenda e sull’ingiustizia subita da Massa“. Insomma ci si attende un esito piuttosto preciso all’inchiesta, con il titolo 2008 che dovrebbe essere riassegnato a tavolino, prendendo finalmente la strada del Brasile.
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