Un annuncio piuttosto importante scuote il mondo della Formula 1. Il Gran Premio del Qatar ha riservato alcune clamorose sorprese
Il tema della sicurezza è sempre prioritario nel Circus e anche a Losail si è cercato di preservare la salute dei piloti. La confessione di uno di loro ha lasciato davvero tutti senza parole e ha riportato in auge un vecchio discorso.
Il week end del Qatar rimarrà negli annali della storia della Formula 1 come decisivo per l’assegnazione del terzo titolo mondiale consecutivo a Max Verstappen. L’olandese ha trionfato addirittura al sabato, rendendo speciale la Sprint Race, conclusa al secondo posto dietro Piastri. Super Max non ha avuto rivali, se non le condizioni climatiche avverse, con un caldo che faceva davvero spavento. Come avvenuto per la MotoGP in India (vedi il collasso di Martin dopo la fine della gara), anche la F1 ha dovuto fare i conti con un caldo anomalo, eccessivo, non mitigato nemmeno dall’orario notturno. Correre con oltre 30 gradi e pochissima aria è qualcosa di sovrumano, davvero per uomini forti.
I piloti del Circus sono abituati a condizioni estreme e di certo anche i loro allenamenti li rendono pronti a contrastare difficoltà del genere, ma in questo caso si è andati anche un pizzico oltre. Chiaramente completare i 59 giri previsti dal GP non è stato semplice per nessuno e c’è anche chi alla fine è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Stiamo parlando del secondo pilota della Williams, Logan Sargeant.
Il week end del Qatar è iniziato nel migliore dei modi per la Williams, visto che al sabato è arrivato un ottimo 7° posto con Alexander Albon nella Sprint Race. La conquista di due punti preziosi per il campionato costruttori non ha fatto però il paio con una grande prestazione alla domenica. Dopo un buon avvio, infatti, il pilota anglo-thailandese ha concluso al 13° posto. Un risultato non certo soddisfacente ma di certo è andata meglio a lui che al compagno di squadra.
I problemi di Logan, Sargeant, come detto, sono stati soprattutto di natura fisica. Il giovane americano ha dovuto alzare bandiera bianca nel corso del 40° giro. In molti avevano pensato un problema alla sua vettura, invece è stato lui stesso nelle interviste post gara a spiegare l’accaduto.
“Non mi sono sentito bene per tutta la settimana, questo non mi ha aiutato contro la disidratazione. Non avrei mai voluto ritirare la macchina ma dovevo mettere al primo posto la mia salute”. Un dispiacere sincero nei confronti del team che ha però capito perfettamente la situazione, ribadendo come la sicurezza deve venire sempre al primo posto.
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