Elon Musk è stato costretto ad un gesto estremo per salvare il colosso dell’Automotive, con una decisione che ha lasciato tutti senza parole
Il magnate di origine sudafricana non ha navigato sempre in ottime acque con Tesla e in un periodo di estrema crisi ha dovuto inventarsi una genialata delle sue per uscire dalle sabbie mobili. Il risultato è stato a dir poco stupefacente.
Chi di noi non conosce al giorno d’oggi il marchio Tesla? Il colosso americano dell’elettrico ha conquistato l’Automotive nel corso degli ultimi due decenni. Si perché, pure se in pochi lo sanno, la sua fondazione risale addirittura al 2003, a San Carlos in California. I fondatori Martin Eberhard e Marc Tarpenning, con il noto CEO Elon Musk, hanno da sempre spinto verso il campo dell’elettrico e delle energie rinnovabili. Una sorta di missione per donare agli automobilisti vetture a impatto zero sull’ambiente a prezzi tutto sommato accessibili.
I record frantumati nel corso degli anni da Tesla sono molteplici, come il milione di auto elettriche prodotte (9 marzo 2020), o la maxi capitalizzazione azionaria di 1000 miliardi di dollari, raggiunto il 25 ottobre 2021. Eppure non tutto è stato semplice anche per Musk, con un periodo in cui sembrava che il suo progetto fosse ad un passo dal clamoroso fallimento.
Come riportato dalla biografia dell’imprenditore statunitense, ad opera di Walter Isaacson, uscita il mese scorso, c’è stato un punto in cui il baratro era davvero ad un passo. Anche il padrone di X, SpaceX e Tesla, ha rischiato di fallire.
Tesla, l’incredibile storia di Musk e di come l’ha salvata: tutto merito della Roadster
Alla fine del 2008, quando la transizione elettrica era tutt’altro che in rampa di lancio nel mondo, Tesla era ad un passo dalla bancarotta. Musk non aveva più molte chance di risollevare la situazione e si aggrappò ad una disperata idea.
Fece un viaggio della speranza, giusto definirlo così, in Germania, con la speranza di convincere i vertici Daimler ad affidargli il progetto di una Smart elettrica.
Una volta tornato negli USA, Musk diede mandato all’allora socio J.B. Straubel di creare velocemente un modello accattivante. Lì la storia cambiò, con un azzardo rivelatosi vincente. I tecnici americani inserirono il pacco batteria del motore della Roadster in una Smart. Nessuno poteva credere che avrebbe funzionato e invece fu la svolta.
Quando i tedeschi videro all’opera quella Smart, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi, rimasero a bocca aperta. Decisero quindi di acquistare 50 milioni di dollari di azioni Tesla e salvarono il giovane Elon. A distanza di anni lui stesso ha ammesso che senza quella genialata oggi Tesla non esisterebbe più.