Charles Leclerc è diventato un simbolo per la Ferrari, ma la sua posizione a Maranello non è scontata. Ecco cosa si è lasciato sfuggire.
Il pilota monegasco della Ferrari, a differenza di tanti altri campioni che lo hanno preceduto, è cresciuto nell’Academy. Con i cinque successi ottenuti in F1 è già diventato il prodotto più vincente della FDA. Questo legame puro con il Cavallino ha cementato un rapporto d’amore, con pochi precedenti storici, con la tifoseria.
A Maranello, nonostante siano stati poi amati, Michael Schumacher e Sebastian Vettel erano visti come dei nemici prima di giungere nell’abitacolo della Rossa. Gli stessi Kimi Raikkonen, ultimo storico campione della Rossa, e Fernando Alonso, erano stati degli avversari ostici, rispettivamente, ai tempi della McLaren e della Renault. Charles è apprezzato anche il suo carattere sempre onesto e spontaneo. E’ un bravo ragazzo, come pochi nella storia della Rossa, e forse questo è anche uno dei suoi più grossi limiti.
A differenza di un Max Verstappen è sin troppo pacato ed educato, anche con tutti i membri del team. L’olandese ha un modo di fare da ragazzaccio, ma si fa rispettare dentro e fuori l’abitacolo. Ogni sua parola è sentita come un ordine per la squadra. La Red Bull Racing ha cementato intorno alla sua figura un team da sogno e nonostante tutti gli sforzi, al primo errore, il figlio d’arte di Jos non nasconde la sua amarezza con critiche pungenti. Charles ha sempre provato a tenere unita la squadra con un modo di fare signorile.
E’ cresciuto in una bella famiglia di Monaco. Nonostante il benessere il giovane ha dovuto attraversare anche momenti molto complessi nella sua vita, con la morte prematura di suo padre Hervé e del suo migliore amico, nonché guida nel Motorsport, Jules Bianchi. Charles è cresciuto con dei grandi valori che, tra l’altro, sono gli stessi che ha ritrovato a Maranello.
Charles vorrebbe guardare al futuro con ottimismo, ma gli ultimi risultati non sono soddisfacenti. La Rossa sta lottando con la Mercedes per la seconda posizione nel Mondiale costruttori, ma la Red Bull Racing ha già trionfato ed è distante anni luce. Dopo un 2022, chiuso meritatamente al secondo posto, Charles avrebbe voluto lottare ad armi pari con il suo coetaneo olandese.
In questa annata la Scuderia modenese ha vinto una sola gara e lo ha fatto per merito di Sainz. Quest’ultimo lo precede in classifica e per Charles sarebbe vitale chiudere l’annata davanti al teammate. I contratti di entrambi scadranno al termine della prossima annata, ma vi sono anche logiche di mercato, oltre che economiche. Leclerc, come il compagno ferrarista, si sta guardando intorno, ma le porte di altri top team sono chiuse a doppia mandata.
In un’intervista a The-Race il monegasco ha dichiarato: “Quando non crederò più nel progetto, probabilmente sarà il momento in cui dovrò andare via“. Per un pilota è essenziale avere fiducia nel proprio team. Le parole hanno spaventato i fan, ma CL16 ha aggiunto che al momento sta bene in Ferrari e crede al nuovo corso targato Vasseur. E’ sicuro che la direzione presa sia quella giusta.
“Senza la Ferrari non sarei giunto in Formula 1: mi ha aiuto quando avevo bisogno. La Ferrari è semplicemente speciale, se parli con la gente comprendi quanta passione e quanto la F1 significhi per loro“, ha sancito Leclerc.
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