La Formula 1 è in un momento in cui le polemiche la fanno da padrone, ed ora la notizia coinvolge Lewis Hamilton. Ecco cosa è accaduto.
Quello che sta accadendo in Formula 1 in questo 2023 è sotto gli occhi di tutti, e testimonia il fallimento di questo regolamento. La Red Bull ha un vantaggio troppo ampio sulla concorrenza, che non ha la minima speranza di dare battaglia. Singapore aveva illuso tutti, ma si è in realtà trattato solamente di un fine settimana storto, come ha dimostrato Suzuka.
Max Verstappen ha un margine sui rivali che è enorme, con una RB19 che è candidata a diventare una delle auto migliori di sempre. Una superiorità di questo tipo non si era vista tanto spesso, e la Formula 1 deve interrogarsi su dove ha sbagliato, anche se questo è più un discorso relativo alla FIA, visto che è lei che vara i regolamenti tecnici. L’obiettivo delle regole 2022 era quello di avvicinare tutti e di creare una battaglia più serrata, e ciò è accaduto per tutti tranne che per la Red Bull.
Di fronte al dominio tecnico imposto dal team di Milton Keynes occorre solo stringere la mano, ma in questo Circus c’è sempre qualcosa che appare losco e poco pulito. In tal senso, la Red Bull sembra essere letteralmente protetta dai giudici di gara, e quanto accaduto proprio a Singapore non può passare inosservato.
La Formula 1 è uno sport dove ci sono molte regole, alcune delle quali vengono applicate con grande facilità. Una delle più evidenti è l’impeding, che avviene soprattutto in qualifica, quando un pilota rallenta uno che lo segue. Ovviamente, ciò non avviene volutamente, e deve essere il box ad avvisare dove si trova chi segue ed indicare come farlo passare.
A Singapore, Max Verstappen ha commesso tre impeding in pochi minuti, ma non è stato penalizzato. Ovviamente, è partito un mare di polemiche, perché è ormai chiaro come la Red Bull abbia raggiunto una posizione di dominio politico su questa Formula 1 che è inquietante. Dopo quanto accaduto a Marina Bay, le altre squadre si sono lamentate, chiedendo spiegazioni sul perché Super Max non sia stato penalizzato.
Secondo quanto emerso, uno dei commissari ha ammesso che il campione del mondo era da penalizzare, ma non si è capito perché ciò non sia avvenuto. A parlare di questo episodio e, più in generale, del discorso legato all’assegnazione delle penalità ci ha pensato Lewis Hamilton nel corso del week-end del Gran Premio del Giappone. Il sette volte iridato invoca l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Ecco le sue parole: “Cosa penso dell’impeding di Verstappen? Beh, da quanti anni c’è quel tipo di regola? Ormai è la stessa da tantissimo tempo, penso che dovremmo prendere in esame l’intelligenza artificiale per dare le penalità, in modo da ottenere delle decisioni buone e giuste. Mi piacerebbe capire se l’ingelligenza artificiale può fare un lavoro che sia migliore rispetto a quello che fanno i giudici oppure non è possibile“.
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