Lo scandalo in casa Stellantis ha evidenziato una situazione drammatica per i suoi dipendenti. Tale operazione non ha precedenti
Nelle nostre officine sta succedendo qualcosa di veramente preoccupante e problematico per le tante famiglie coinvolte. Nessuno avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbe arrivati a una decisione così drammatica, invece sta avvenendo realmente, lasciando i tanti dipendenti dello stabilimento in preda ad uno sconforto generale. 
Un vero e proprio scandalo sta investendo il Gruppo Stellantis e andrà a riversarsi sulle sorti future dei suoi lavoratori. Certamente, qualcosa del genere non era mai avvenuta in passato e ciò ha lasciato allibiti tutti i protagonisti e i commentatori che si cimentano nel descrivere la particolare situazione. La decisione da parte dei dirigenti è finita immediatamente sotto l’occhio vigile dei sindacati, i quali si dicono preoccupati per lo scenario che si è delineato.
Fondamentalmente, si parla della decisione di Stellantis di licenziare alcuni dipendenti che non hanno un rendimento adeguato alle richieste che arrivano da parte dei superiori. Una motivazione del genere non era mai stata presa in atto per poter giustificare un licenziamento, ecco perché questa notizia sta avendo una grossa risonanza in termini mediatici. Sta succedendo proprio in casa nostra, visto che la decisione è stata attualizzata all’interno degli stabilimenti di Mirafiori, vicino Torino.
Una motivazione preoccupante
Quantificare il rendimento di un dipendente non è mai semplice, viste le varie dinamiche che possono intercorrere all’interno di un posto di lavoro. Il problema più grande, poi, si va a verificare quando le persone prese in causa sono più di una, in questo caso si parla di 800 dipendenti di cui Stellantis vorrebbe fare a meno. 
Al momento, nello stabilimento di Mirafiori viene prodotta la Fiat 500 elettrica, la quale sta avendo dei pessimi risultati sul mercato e ciò potrebbe anche influire sulla scelta effettuata da parte dei dirigenti guidati da Carlos Tavares, l’amministratore delegato.
In particolare, le aspettative sul suddetto esemplare per il 2023 erano quelle di poter arrivare alla vendita di 10 mila unità entro la fine dell’anno, ma vista la risposta negativa del mercato, adesso c’è stato un ridimensionamento e ci si aspetta il 20% delle vendite in meno, ossia 80 mila unità .
Per il momento, i sindacati hanno richiesto un incontro urgente con le dirigenze, per poter salvare il salvabile. Questi ultimi potrebbero sospettare anche del fatto che la decisione sia stata presa per un piano inadeguato di prepensionamenti e di uscite incentivate, incapace di sfoltire il personale come il Gruppo voleva.