Quello che sta succedendo non ha precedenti, tantissime auto richiamate e a pagarne le conseguenze sono i proprietari
Nella storia delle automobile è già accaduto prima che alcuni modelli venissero richiamati in fabbrica per questioni venute fuori dopo la loro messa in commercio, in questa occasione, tuttavia, la portata dei richiami sembra davvero altissima, motivo che preoccupa e non poco i consumatori.
Con l’avvento dell’elettrico siamo entrati in una nuova era della locomozione e, come sembra accadere agli inizi di qualsiasi avventura, le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. Quando una casa automobilistica arriva però a richiamare tutti i suoi veicoli, è evidente che qualcosa di grosso bolla in pentola, e la problematica in questione non è assolutamente da sottovalutare. Questa volta sono i marchi Nissan, Fiat ed Alfa Romeo, Jeep, Ds e Jaguar ad essere finiti nel mirino, spesso a causa di un particolare che accomuna tutte queste auto, ovvero il loro impianto elettrico.
Nissan, Fiat, Jeep e Jaguar richiamano milioni di veicoli, rischio di incendio sulle loro auto
Di sicuro non è gradevole vedersi richiamati a portare in fabbrica la propria auto, soprattutto dopo aver speso cifre ingenti per un modello ibrido o elettrico e, ancor di più, dopo aver atteso quasi un anno per la consegna, stando ai tempi medi di attesa di questi ultimi periodi.
Questo però è proprio quello che è successo a molte persone in tutto il mondo. Basti pensare che solo la Nissan con i modelli Note, Serena, Aura, Leaf e Kicks ha venduto solo in Giappone circa 669.000 unità, mentre il resto è andato distribuito per il globo. Ciò che causerebbe apprensione è il sistema elettrico in questo caso, un problema che nel peggiore dei casi può causare fastidi, mentre per Fiat e Alfa Romeo le problematiche sono ben diverse.
Stellantis ha infatti emesso un richiamo per i modelli Tipo, Fiat 500x e Alfa Romeo Tonale attraverso il portale Safety Gate del Rapex. Il motivo del richiamo è già noto ai proprietari del nuovo SUV Alfa Romeo, che erano stati richiamati in officina già mesi fa. A mettere i bastoni fra le ruote alla casa automobilistica è stato il bollettino europeo, che ha fornito informazioni specifiche sui rischi di incendio causati dalla batteria al litio da 48 V presente in questi modelli ibridi.
Anche per le altre vetture in causa le problematiche sono più o meno le stesse e accendono forti dubbio sulla reale prontezza dei motori ibridi. Senza dubbio c’è ancora molto da lavorare in questo settore ma, per un futuro di massima sostenibilità ambientale, sembra imprescindibile continuare a lavorare fino ad arrivare ad ottenere i risultati migliori in termini di sicurezza e prestazioni dei veicoli del futuro.