La decisione della Ford sta facendo discutere. E’ ufficiale: arriva lo stop improvviso. Ha colto di sorpresa tutti.
E’ uno dei marchi più rinomati a livello internazionale, e da decenni le sue auto sono simbolo di solidità e affidabilità. Eppure nemmeno un colosso come Ford è immune alle difficoltà. L’annuncio dell’azienda preoccupa.
Come ormai noto a tutti le aziende di motori sono attese da una complicata transizione verso l’elettrico. Uno scossone non da poco, per chi come Ford per oltre un secolo è stato abituato alla produzione di automobili in modo tradizionale. Le necessità ambientali e le conseguenti normative relative alla sostenibilità costringono ad un netto cambio di rotta. Una vera rivoluzione a cui anche il marchio statunitense si è dovuto adattare.
Negli ultimi anni le decisioni prese dall’azienda sono tutte state rivolte verso un futuro sempre più sostenibile e verso la produzione di modelli a basse emissioni. Nelle ultime ore però è subentrato un ostacolo non da poco che rischia di complicare non poco la situazione.
E’ innegabile che i costi delle automobili elettriche siano più elevati rispetto a quelle tradizionali, e che anche i materiali di produzione siano al momento ancora più difficili da reperire per le aziende. Ford ha prontamente ovviato a questi problemi concentrandosi principalmente su uno degli elementi che pesa certamente di più nel bilancio di un’automobile elettrica: la batteria.
L’azienda aveva avviato una partnership con CATL, primo grande produttore di batterie al mondo, assicurandosi la licenza per la produzione di celle LFP (litio-ferro-fosfato). Ford è pronta a investire 3,5 miliardi per la costruzione di una nuova fabbrica in Michigan per la realizzazione delle batterie. Qualcosa, però, sembra essere andato storto, e il progetto che aveva fissato per il 2026 l’apertura della nuova attività sembra essere stato bruscamente fermato.
Al momento Ford si è limitata a comunicare la decisione, confermando che non arriverà il via libera sino a quando non vi sarà la certezza di potere gestire l’impianto in modo efficiente. Non si conosce però quali siano i motivi che hanno portato a questo stop. Quel che è certo è che i lavori e gli investimenti sono al momento congelati.
In molti hanno ipotizzato che a preoccupare il colosso siano stati gli scioperi che in queste ore hanno colpito Ford (e altre case automobilistiche) negli Stati Uniti. Le conseguenze economiche delle manifestazioni preoccuperebbero non poco, soprattutto perché un accordo tra le parti sembra ancora lontano.
C’è anche poi da considerare il dissenso manifestato verso il progetto da una parte della politica statunitense. L’idea di aprire una collaborazione con un’azienda cinese, come CATL, sin dal principio non è stata troppo ben vista da alcune parti. Le pressioni per l’annullamento dell’accordo si sono fatte sentire. Dall’altra parte, però, lo stabilimento darebbe lavoro ad oltre 2000 persone, e consentirebbe a Ford di abbassare in modo considerevole i prezzi delle proprie vetture.
Non resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione. Al momento Ford ha definito la pausa solo momentanea.
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