L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha diramato una lista di siti che propongono polizze RC online truffaldine.
Nel complesso mondo delle assicurazioni spesso capita che gli automobilisti cerchino online sconti e offerte per cercare di pagare meno. D’altronde sono le stesse compagnie assicurative che spesso, per battere la concorrenza e accaparrarsi nuovi clienti, mettono in campo offerte davvero allettanti. Ma non sempre queste offerte sono chiare e soprattutto legali.
L’Ivass, acronimo che sta per Istituto Vigilanza Assicurazioni, ha infatti emesso un comunicato in cui si segnalano la presenza di ben 18 siti online che vendono polizze assicurative irregolari. Le polizze stipulate risultano per tanto nulle, con tutti i conseguenti rischi in cui l’incauto automobilista che ha sottoscritto quelle polizze può incorrere. L’Ivass infatti specifica come le polizze ricevute dai clienti sono false e di conseguenza i relativi veicoli non risultano essere assicurati per la legge italiana.
Il comunicato può essere letto a questo link e contiene il nome di ben 18 siti online che, dietro la prospettiva di una polizza assicurativa estremamente conveniente, nascondevano in realtà una truffa. Per venire incontro ai dubbi e alle necessità di chiarimento da parte di coloro che sono incappati in queste truffe, l’Ivass ha messo a disposizione un Contact Center Consumatori al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 -14.30.
L’Ivass nel comunicato ricorda inoltre che bisogna sempre diffidare da offerte che arrivano esclusivamente da internet oppure tramite Whatsapp. L’Istituto consiglia inoltre ai consumatori di controllare sempre, prima del pagamento, che il contratto sia riferibile ad assicurazioni regolarmente autorizzate. A tal proposito ricorda che sul proprio sito è presente l’elenco dei siti riconducibili ad intermediari regolarmente iscritti, aggiornato con cadenza mensile dalla stessa Ivass.
Inoltre viene chiarito ulteriormente che qualsiasi profilo social o pagina web di intermediari assicurativi deve per legge riportare obbligatoriamente: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, oltre a tutti i recapiti telefonici, il numero di fax e l’indirizzo di PEC; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, ma soprattutto l’indicazione che l’intermediario è appunto soggetto al controllo dell’Ivass.
Fermo restando che il fenomeno delle truffe assicurative è esploso negli ultimi anni anche grazie all’online, l’Ivass sta cercando di porre rimedio in modo da prevenire quanto più possibile il fenomeno dando linee guida autonome agli automobilisti per poter effettuare una prima scrematura tra gli intermediari assicurativi legali e i ‘furbetti’.
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