Una vera e propria rivoluzione che potrebbe portare tantissimi vantaggi a tutti gli appassionati di bici elettriche. Non c’è bisogno di nessuna ricarica
Avere finalmente una bici in cui non è necessario fermarsi con la batteria scarica o preoccuparsi dell’autonomia per andare in giro. Il principio di funzionamento è davvero spettacolare e potrebbe diventare un must sul mercato.
Le biciclette elettriche sono diventate un autentico must subito dopo lo scoppio del Covid. Se già prima avevano ampliato la propria diffusione nel nostro Paese, negli ultimi anni hanno subito un vero e proprio boom di vendite. Tra incentivi statali, agevolazioni all’acquisto e chi più ne ha più ne metta, ormai se ne vedono tantissime in giro. Chiaramente una delle principali discriminanti una volta che si sceglie di acquistarle è stabilire quale sia la durata della batteria e il peso della bici. L’autonomia è ovviamente fondamentale in base all’uso che ne facciamo.
Prenderla per andare a lavoro piuttosto cha farsi un giro in montagna non può essere la stessa cosa, come è facilmente intuibile. Pensate che svolta sarebbe non doversi più preoccupare della batteria e del suo livello energetico. Una due ruote che prosegue la sua marcia elettrica senza ricariche. Ebbene da oggi quest’idea diventa realtà, grazie all’opera di un imprenditore francese.
Adrien Lelièvre ha dato infatti vita alla Pi-Pop, la prima bici elettrica senza la classica batteria agli ioni di litio.
E-bike senza batteria, ecco a voi la Pi-Pop: come funziona
Ma come viene alimentata la Pi-Pop se non dispone di una batteria? Semplice, utilizza un supercondensatore che ne fa le veci. Come avviene per le batterie agli ioni di litio, anche i supercondensatori hanno le stesse caratteristiche di conservazione dell’energia e possono svolgere alla grande lo stesso compito.
Il principio della e-bike di Lelièvre è molto semplice: recupero dell’energia cinetica per ricaricarsi e andare avanti. Praticamente, con le debite proporzioni, funziona come il KERS delle macchine di Formula 1, in grado di sviluppare dalla frenata (e in questo caso dalla pedalata) l’energia necessaria per lo spostamento.
Come spiegato dall’imprenditore francese a EuroNews, il supercondensatore della Pi-Pop è in grado di gestire un dislivello di 50 metri dopo aver immagazzinato la giusta energia pedalando in pianura. Secondo i calcoli effettuati può permettere di girare tranquillamente nell’80% delle città europee.
Per quanto riguarda i costi, la Pi-Pop di ultima generazione (sono arrivati alla terza) costa 2.450 euro ed ha un peso complessivo di 20 kg. Per ora sono disponibili solo in Francia ma il piano di espansione prevede entro il 2025 una copertura quasi completa del territorio europeo, Italia compresa.