In F1 è accaduto, adesso è veramente ufficiale. Nessuno può più impedire quello che è effettivamente successo.
Si è svolto quest’oggi il Gran Premio di Suzuka, una gara che ha consegnato a Max Verstappen l’ennesima vittoria di una stagione praticamente perfetta. Un risultato che ha certificato non soltanto la splendida forza della Red Bull, ma anche l’impressionante fame agonistica e la travolgente velocità dell’olandese.
Il due volte campione del mondo, a praticamente una settimana dalla conquista del suo terzo titolo mondiale, ha messo a dura prova ogni altro avversario ed è ormai ampiamente fra i più grandi piloti di sempre.
Il fine settimana giapponese ha però significato tantissimo anche per un’altra vasta serie di motivazioni. Cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando e perché per Red Bull una tappa come quella del circuito di Suzuka è praticamente storia. Passata e futura. Un momento semplicemente indimenticabile.
Ciò che è successo oggi a Suzuka è veramente storia. La Red Bull ha conquistato infatti il sesto mondiale costruttori della sua storia. Una storia in Formula Uno che è praticamente un viaggio fra passato e presente, che porta i nomi di Sebastian Vettel e Max Verstappen. Due dei più grandi piloti di sempre, per intenderci. Due piloti e due persone diverse, su questo non si può discutere chissà quanto, ma che hanno reso grande un team che prima di entrambi non aveva neanche lontanamente accarezzato l’idea di fare così tanti risultati speciali.
Certo, per il momento è ben lontano dai massimi record iridati della Formula Uno, ma non si può proprio dire che non faccia parte dell’Olimpo della massima classe dell’automobilismo. Un brand vincente in moltissimi ambiti, e che non vuole fermarsi. Adesso il mondiale 2023 è agli sgoccioli, ma c’è comunque un campionato piloti da portare a casa e un 2024 da affrontare da favorita. Dopotutto, chi è abituato a macinare record su record, soprattutto chi è abituato non poco a farlo, sa molto bene quanto sia maledettamente bello farlo e rifarlo ancora.
In una categoria sportiva dove anche solo un millesimo può fare la differenza, c’è tantissimo bisogno di brand come Red Bull, di piloti come Max Verstappen e di rivali come Ferrari e Mercedes. Che non rimarranno così tanto indietro in eterno. Questo, quantomeno questo, è davvero fuori da ogni sicussione. Adesso però è arrivato il momento di festeggiare. Al prossimo anno, con addosso la quiete del vincente e la fame di chi non vuole assaggiare l’odore della sconfitta nemmeno per un istante.
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