Attenzione alla decisione ufficiale che arriva dal cuore del Vecchio Continente. Il Paese delibera contro i motori elettrici, spiazzando le case produttrici e stravolgendo il mercato: ecco tutto svelato, ci sono i dettagli
Il futuro dell’Automotive viaggia spedito verso le zero emissioni, anche se la strada resta ancora lunghissima e piena zeppa di ostacoli. Soprattutto in Italia, la diffusione delle auto elettriche è tutt’altro che completa e appare in forte rilento rispetto a quanto accade nel resto d’Europa. Nel nostro Paese, il parco circolante è datato ed obsoleto e le tendenze di mercato mostrano come resista una forte ostinazione verso l’acquisto di mezzi full electric.
Dopotutto, sono ancora tante le incognite e le scomodità da dover affrontare quando si acquista un’auto full electric. Per quanto l’ambiente possa sorriderne, non si può dire lo stesso del nostro portafoglio. Costi di gestione, di assicurazione e di manutenzione alle stelle, costi di ricarica che iniziano a diventare svantaggiosi con i rincari energetici e un’autonomia della batteria non sempre fedele ed intuitiva. Senza contare che l’auto elettriche faticano ancora tanto nell’utilizzo per le lunghe tratte. Eppure lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e a diesel appare imminente, oppure no? La decisione del Regno Unito, in tal senso, sorprende e si prepara a stravolgere il mercato.
Attenzione, dunque, a quanto arriva dai territori di Sua Maestà. Il Regno Unito ha deciso di spostare il divieto della vendita di nuove auto a benzina e a diesel al 2035. Uno spostamento di ben cinque anni, rispetto alla precedente deadline fissata al 2030. Una decisione che il Governo inglese ha preso per aiutare le famiglie a contenere i costi medi della vita, in attesa di un calo dei rincari energetici (e affini) dovuti alla guerra tra Russia ed Ucraina.
Una decisione che è stata accolta bene da alcune case produttrici di auto e molto male da altre. È il caso di Kia e Volkswagen che hanno attaccato con toni severi la delibera del Governo britannico. Queste chiedono più garanzia e meno confusione, a rispetto degli investimenti compiuti negli ultimi anni per avviare le rispettive catene di montaggio verso la piena transizione e realizzazione di mezzi elettrici. Adesso il mercato rischia di stravolgersi, soprattutto se altri Paesi dovessero allinearsi a quanto deciso dal Regno Unito.
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