Il costo dei carburanti è in continua ascesa in questa seconda parte del 2023 e il peggio purtroppo non è stato ancora raggiunto. Altra stangata in arrivo
Una continua impennata della benzina che avrà effetti sulle nostre tasche anche a partire dai prossimi giorni. Sembra non esserci limiti al peggio, in atteso che il Governo studi la soluzione migliore per aiutare gli automobilisti italiani.
Quando ci avviciniamo al distributore di carburante, specie negli ultimi due anni, sappiamo benissimo di andare incontro ad un vero e proprio salasso. La spesa per fare rifornimento alla nostra automobile è diventata quasi insostenibile per la maggior parte dei cittadini italiani. Ovviamente lo scoppio della guerra in Ucraina e la situazione geopolitica internazionale ha avuto un’influenza decisiva, innalzando il prezzo del petrolio e soprattutto cambiando tutti i parametri della filiera produttiva.
Sentiamo spesso parlare di un rincaro del Brent. Quello che comunemente viene indicato con questo nome è un petrolio misto (miscela di Brent, Forties, Oseberg ed Ekofisk) che viene estratto dal Mare del Nord. La sua produzione è fondamentale come punto di riferimento per il mercato europeo e mediorientale.
Attualmente il suo prezzo al barile è di 94,89 dollari, in costante rincaro rispetto ai mesi scorsi. A cascata questo incide ovviamente sul prezzo della benzina alla pompa di servizio. Gli italiani hanno riscoperto lo spiacevole gusto di dover pagare oltre 2 euro al litro di carburante, un livello che non si toccava con costanza dallo scorso anno.
Se il Governo di Mario Draghi ha varato il taglio delle accise per calmierare i prezzi, l’Esecutivo di Giorgia Meloni, almeno per ora, sta lavorando esclusivamente sui bonus benzina. Aiuti di 80 euro (circa) per le famiglie più disagiate, da utilizzare una tantum tramite social card.
Nel frattempo, però, gli altri automobilisti devono combattere con una spesa non indifferente. La soglia dei 2 euro al litro, anche per il self-service, è stata abbattuta in questi giorni, ritoccando verso l’alto i numeri del 2023. Siamo di fronte ai massimi dal 15 luglio 2022, quando senza il taglio delle accise si sarebbe arrivato addirittura a 2,3 euro al litro.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta siamo davanti ad un prezzo medio di benzina al self service pari a 2,003 euro/litro. Per il diesel al self service tocchiamo i 1,938 euro/litro, mentre al servito la benzina tocca quota 2,136 euro/litro. Il diesel servito è a 2,071 euro/litro, così come il Gpl servito si attesta a 0,712 euro/litro. Un quadro preoccupante che richiede con maggiore urgenza un intervento del Governo.
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