Caos in MotoGP, i telespettatori vogliono questo? I piloti ora non ci stanno

La MotoGP vive una fase complessa, in cui c’è molto meno hype rispetto al passato. Ora c’è un’altra vicenda che può creare il caos.

Per la MotoGP è iniziato un fine settimana molto particolare, visto che si correrà per la prima volta sul tracciato alle porte di Nuova Delhi, per il GP d’India. Si tratta del ritorno di un evento mondiale su questo circuito, dove dal 2011 al 2013 aveva corso la F1, con un dominio totale di Sebastian Vettel e della Red Bull che vinsero tutte e tre le edizioni disputate.

MotoGP polemica incidenti
MotoGP grave crisi (ANSA) – Mondofuoristrada.it

La MotoGP, ovviamente, non ha mai corso da queste parti, e le prime prove libere hanno evidenziato alcune sorprese, con Marc Marquez secondo nel primo turno, ma per il resto del week-end ci immaginiamo una normalizzazione dei valori in campo. Nel frattempo, stanno piovendo accuse per la gestione televisiva della top class, che in queste ultime gare non è stata giudicata ottimale.

MotoGP, grande polemica sugli incidenti

La MotoGP, secondo quanto riportato da “Motorsport-Total.com“, sta facendo registrare un netto calo degli ascolti televisivi, ed è una situazione che si verifica ormai da oltre un anno. Dopo il ritiro di Valentino Rossi, ma anche degli altri campioni del passato come Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, l’hype per la top class delle due ruote è sceso, e rialzarlo non sarà per niente facile.

MotoGP Crisi in tv
MotoGP Crisi di ascolti (ANSA) – Mondofuoristrada.it

I grandi capi dicono che il 2023 abbia dato segnali molto più positivi rispetto allo scorso anno, ma non era difficile farlo visto che quella passata è stata una stagione davvero nera. Inoltre, stanno aumentando le polemiche per la gestione televisiva degli incidenti, di cui molti piloti si sono lamentati, soprattutto per quanto accaduto a Barcellona, dove abbiamo vissuto dei momenti di grande paura.

Al primo giro, Pecco Bagnaia è volato in aria per un high-side, per poi essere investito da Brad Binder. Nonostante non fossimo a conoscenza delle sue condizioni, la regia della MotoGP ha mandato in onda in continuazione le immagini del suo incidente, e Fabio Quartararo non l’ha presa molto bene: “Per me tutto ciò è inaccettabile, lo puoi far vedere una volta, ma poi devi ricordarti che ci sono 20 altri piloti che devono tornare in pista e correre la gara“.

Anche altri piloti, come Jorge Martin, hanno criticato la gestione della regia, ed in tal senso, la top class delle due ruote potrebbe dover imparare dalla F1. Dopo la tragica morte di Ayrton Senna ad Imola nel 1994, la regia ha cambiato approccio, ed un incidente non viene mostrato se non c’è la conferma che sta bene e che è fuori pericolo.

Una cosa di questo tipo è accaduto lo scorso anno a Silverstone, quando l’Alfa Romeo Racing di Guanyu Zhou ebbe un drammatico schianto. Per diversi minuti, le telecamere non hanno mostrato il replay, facendolo soltanto dopo la conferma delle sue condizioni di salute. Vedremo se in futuro anche la top class adotterà un atteggiamento di questo tipo, anche per le famiglie dei piloti che seguono sempre con grande apprensione le loro gare in pista.

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