La MotoGP sta vivendo un periodo di grande caos e non tutti sono in grado di prevedere che cosa potrà accadere in futuro.
Stiamo entrando nella fase più calda del Mondiale di MotoGP e l’incidente a Barcellona di Pecco Bagnaia ha riaperto tutto. Martin ha approfittato del ritiro del campione del mondo e della sua condizione non ottimale a Misano per rosicchiare punti e ora la sua Pramac vola.
L’Europa ora lascerà spazio per un po’ alle tappe in altri Continenti e in questo 2023 ha fatto molto scalpore la scelta di inserire l’India nel calendario. Si tratta di una prima volta, con il tracciato di Greater Noida che si era fatto conoscere solo per qualche anno in F1.
Si tratta sicuramente di una scelta che ha fatto molto discutere, anche perché molti piloti ritengono il tracciato poco incline alle moto. Tra coloro che si sono scagliati maggiormente contro questa scelta c’è stato Luca Marini che ha spiegato di temere possibili incidenti gravi contro il muro.
Non sembra però essere solo questa l’unica preoccupazione al momento in seno alla Federazione per quanto riguarda l’organizzazione del grande evento. Ciò che è risultato davvero inadatto per una competizione così ambita come la MotoGP è il modo con il quale l’India ha dato via al weekend.
Mancano ormai pochissime ore all’inizio della tappa asiatica, eppure sono ancora tantissimi gli addetti ai lavori, dai giornalisti a lavoratori del paddock, che non sanno con certezza se riusciranno a imbarcarci per l’India.
Visti e virus: il dramma organizzativo del GP in India
Sono stati diversi i piloti e i lavoratori delle varie Scuderie che si sono lamentate per non aver ancora ricevuto il Visto per poter entrare in India. Questo rischia seriamente di compromettere il futuro della gara, con l’organizzazione che avrebbe dovuto essere completato il 4 agosto.
Quella era la data ultima per poter presentare la domanda del Visto, ma nonostante il largo anticipo ancora oggi sono circa 1500 le persone che non hanno ancora ottenuto una risposta. Il disastro organizzativo ha portato una delle Scuderie più blasonate al mondo come la Honda HCR a rinviare di un giorno la partenza, che dal martedì è slittata al mercoledì. Un altro problema all’interno di una stagione che sembra davvero maledetta per i giapponesi.
In totale mancavano ben 30 Visti e uno di questi era quello di Marc Marquez. A peggiorare la situazione in India non vi è solo la totale disorganizzazione per quanto riguarda i Visti, ma c’è anche la paura del Virus Nipah. Quest’ultimo infatti si sta espandendo sempre di più in giro per la nazione e di recente, con la Regione del Kelara che è il focolaio di una possibile epidemia. Per fortuna è ben distante dalla Regione dell’Uttar Pradesh, dove si correrà il Gran Premio, ma si dovrà fare attenzione.
Il virus in questione ha una letalità che è compresa tra il 40 e il 75%, come riportano i dati dell’OMS. Dulcis in fundo, secondo AS ci sono stati diversi serpenti che si sono palesati all’interno del tracciato. Di sicuro non è il modo migliore per iniziare un weekend storico in India.