Patente, una nuova categoria e una nuova soglia per l’età per tentare di ridurre gli incidenti: la rivoluzione è alle porte
Dalla Francia arriva una proposta che potrebbe stravolgere anche l’Italia: dall’innalzamento dell’età minima alla patente necessaria, come come cambiano i requisiti. Una scelta in nome dell’ambiente e per ridurre gli incidenti in Europa.
Ogni giorno nel mondo si verificano incidenti stradali. Non solo alcool e droghe, talvolta basta solamente qualche secondo di distrazione per una collusione che può rivelarsi mortale. In particolare, quest’estate è la Capitale è stata lo scenario di due scontri che hanno colpito l’opinione pubblica in modo particolare: quello che ha causato la morte di un bimbo di 5 anni e quello responsabile della scomparsa di Simona Cardone.
Scenari simili, giovani di soli 20 anni alla guida di Suv si sono scontrati contro auto di piccole dimensioni, che hanno portato il paese ad interrogarsi sull’età giusta per guidare vetture di tali dimensioni. A tal proposito, dalla Francia arriva una proposta che potrebbe stravolgere l’attuale regolamentazione.
“L’anno scorso 20 mila persone morte sulle strade dell’Ue, decine di migliaia di vite perse che potevano essere salvate”. Una voce si leva forte dalla Francia. Per l’eurodeputata francese Karima Delli, l’UE deve impegnarsi a tutelare anche la vita quotidiana delle persone.
A margine dei lavori parlamentari in corso a Strasburgo, la politica ha voluto porre l’attenzione su un tema di massima importanza, ossia: gli incidenti stradali legati ai Suv: “Sollevano molte questioni problematiche, le più significative riguardano l’inquinamento- ha dichiarato ad ANSA- ma anche le loro dimensioni e la loro pericolosità”.
Per cercare di ridurre i rischi la presidente della commissione dei trasporti ha proposto una soluzione ossia la creazione di una nuova categoria e l’esclusione dei neopatentati dalla guida dei Suv per due anni. La patente B non è infatti del tutto adatta alla guida di autovetture più pesati per l’eurodeputata. Dunque, chiede l’istituzione della B+, applicabile alle auto e ai furgoni con peso superiore a 1,8 tonnellate, e che la possibilità di guidare un Suv sia subordinata all’esperienza del guidatore.
Un tentativo di tutelare gli utenti stradali vulnerabili, quali ciclisti e pedoni, e un appello agli Stati membri ad organizzare corsi sulla sicurezza stradale fin dai primi anni di vita. Il testo, presentato 18 settembre, dovrà affrontare i negoziati politici al fine di arrivare al voto in commissione a dicembre. La speranza dell’eurodeputata è di raggiungere l’intesa nei colloqui interistituzionali prima della fine del suo mandato: “La presidenza spagnola ne ha fatto una priorità e gli Stati membri potrebbero trovare un accordo entro la fine dell’anno”.
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