Una delle case d’aste più famose al mondo ha messo in vendita una Ferrari che punta a nuovi record.
Ci sono macchine che per le loro linee ancora oggi sono adorate e desiderate da milioni di appassionati di 4 ruote. Magari non saranno l’ultimo ritrovato della tecnologia, ma rimangono un esempio di stile ed eleganza, qualcosa ancora di inarrivabile per le case automobilistiche attuali. E una punta d’orgoglio per l’Italia c’è, visto che grazie ad alcuni suoi marchi è oggi tra i Paesi che hanno prodotto tra le auto più belle al mondo. Ovviamente un posto speciale ce l’ha Ferrari, che da qualche anno ha anche lanciato una sezione speciale che si occupa di one-off che richiamano il passato ma in chiave moderna.
C’è un modello però intramontabile, che anche con nuove linee più attuali non renderebbe come quello del passato. Parliamo della 330 LM, famosa non solo per il fascino incredibile ma soprattutto per il fatto che è stata prodotta dalla Ferrari nel 1962 in quattro esemplari. E una di queste ora finirà all’asta grazie a RM Sotheby’s a New York. Una vendita che è già stata trasformata in un vero e proprio evento: basta guardare la pagina del sito della casa d’aste, che presenta la vettura come una delle più sognate del mondo.
Ferrari, c’è aria di record
Spesso delle rosse finite in vendita hanno fatto scalpore per le cifre sborsate da collezionisti o magnati che le hanno volute nel proprio garage. Tra le ultime una F40, una delle più belle Ferrari mai prodotte nella storia. Ma qui siamo proprio ad un altro livello, tanto che si stima si possa arrivare ad almeno 60 milioni di euro, che la renderebbe la vettura di Maranello più costosa della storia.
La 330 LM è in pratica una evoluzione di un’altra auto mitica, la 250 GTO, con cui condivideva anche la linea della carrozzeria, sebbene esteticamente erano presenti diverse specifiche a livello di telaio. In comune ad esempio c’erano le linee della parte anteriore, mentre il cuore era un motore da 4 litri di cilindrata progettato da Gioachino Colombo, montato in posizione anteriore. Ed è l’ultima auto di questo tipo prodotta da Ferrari.
La sigla nel nome è collegata alla cilindrata unitaria del motore, cioè quella relativa ad un solo cilindro, che era di circa 330 cm³. La sigla LM invece richiama a Le Mans, la celebre competizione automobilistica che ha reso immortale questo modello. In realtà non ottenne risultati eccelsi se non un quinto posto alla 24 Ore del 1963, ma fece scalpore perché fu la prima macchina ad abbattere sul circuito francese il muro dei 300 km/h.
Il suo più grande successo fu nella 1.000 chilometri al Nürburgring nel 1962, dove arrivò seconda assoluta e prima nella sua classe. Questo modello in particolare non solo ha disputato quella gara, ma fu venduto nel 1964 a Ferdinando Latteri che installò un V-12 da 3,0 litri in modo che potesse essere schierata come GTO nelle corse GT italiane. Poi passò di mano più volte prima di finire con il suo attuale proprietario, Jim Jaeger, residente in Ohio, nel 1985, che ha restaurato completamente la vettura. E ora rischia di guadagnarci una fortuna.