Arriva una notizia a cui i motociclisti devono fare attenzione. Un avviso da non prendere sottogamba per non rischiare sanzioni.
Uno dei pagamenti obbligatori per tutti coloro che vantano un mezzo proprio di trasporto è sicuramente l’assicurazione. Sia le automobili che i motocicli per legge in Italia devono vantare almeno una polizza assicurativa base, per poter coprire eventuali danni o sinistri su strada.
Costa meno di quella per le auto, ma anche la RC Moto fa spesso discutere. Non tanto per le tariffe in ascesa dell’assicurazione, bensì per alcune direttive che rendono spesso confusionaria la giurisprudenza e l’effettività di questa tassa.
L’ultima novità arriva dalla sentenza in tal senso della Corte di giustizia europea. La quale prevede l’obbligo di copertura assicurativa sui motocicli senza condizioni. La copertura RC viene estesa ai veicoli a prescindere dal terreno su cui vengono utilizzati; dal fatto che siano fermi o in movimento; dalla loro circolazione in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni.
In sintesi, la sentenza che arriva dall’Europa, sembra affermare che qualsiasi motociclo immatricolato debba essere regolarmente assicurato. Anche se si tratta di veicoli fermi e non utilizzati, parcheggiati in box, garage o giardini privati e non su suolo pubblico.
Ma nella pratica si possono notare delle deroghe: ad esempio sono esclusi dall’obbligo di copertura assicurativa i veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto, i veicoli ritirati dalla circolazione (destinati alla rottamazione o su cui vige fermo amministrativo, confisca o sequestro) e soprattutto tutti veicoli che vengono volontariamente sospesi dalla circolazione (ad esempio per utilizzo stagionale).
Ciò agevolerebbe la sospensione della polizza assicurativa, pure in questo senso però la normativa è piuttosto articolata. Tale sospensione può essere prorogata più volte ma non può avere una durata superiore a nove mesi rispetto all’annualità. E soprattutto sta per essere codificata una modalità che si preannuncia più complicata di quella attuale.
Ad oggi ogni compagnia assicurativa può decidere modalità più o meno flessibili per la sospensione della copertura sulla propria moto. Si può fare in via telematica, inviando i documenti scansionati per e-mail. Oppure chi li chiede in modo tradizionale per posta. Infine vi sono compagnie che usano form via internet piuttosto semplificati.
Ma secondo la Corte europea questa variabilità sulle procedure cesserà a breve. Verrà infatti stabilita una procedura valida per tutte le compagnie l’invio di una documentazione precisa alla compagnia di assicurazione, in un modo equivalente per tutti. Anche se non esiste ancora una codifica di tale azione.
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