Il mondo dell’automobilismo è sempre più incentrato sull’elettrico, ma quale modalità di ricarica è la migliore veramente? Scopriamolo.
L’elettrico è sempre più ingombrante e importante all’interno delle vite di tutti noi. Del resto, è la tecnologia del futuro. Il punto d’incontro fra aziende e Governi vari si è tradotto da tempo in una data specifica: 2035.
Che altro non è che l’anno in cui avverrà la tanto agognata transizione elettrica che dovrebbe favorire l’esordio da protagonista dei veicoli a zero impatto ambientale sul mercato e l’uscita di scena – se non concreta quantomeno metaforica – di mezzi di trasporto tradizionali come quelli a benzina e diesel. Questo è tutto ciò che abbiamo a livello di certezze.
Tutto il resto, invece, è da valutare attentamente. A partire dalla questione delle ricariche elettriche. E’ meglio che siano veloci o lente? A questa domanda tenteremo di rispondere all’interno di questo articolo. Anche perché è meno banale di ciò che si può anche solo lontanamente immaginare.
Ricarica elettrica, una questione non banale: i dettagli
La ricarica elettrica è molto importante per un’automobile a zero emissioni. Ecco perché l’impatto di una ricarica rapida – in corrente continua – che potrebbe avere sulla batteria nel lungo periodo preoccupa più di un papabile compratore futuro. La questione è: quanto si degraderà la cella? A questa domanda ha provato a rispondere la società di consulenza americana Recurring Auto; quest’ultima ha analizzato i dati di rifornimento di oltre 12500 Tesla negli Stati Uniti.
L’azienda ha confrontato i dati dei veicoli ricaricati in corrente continua per almeno il 90% del tempo in corrente alternata. I risultati hanno mostrato che la differenza è praticamente minima, e questo nonostante i metodi di ricarica siano essenzialmente diversi. In particolar modo, il tasso di degrado dell’autonomia si è mostrato simile. Un risultato ottenuto dai costruttori di tutto il mondo, che dopo diversi anni di test hanno portato davvero ad un grandioso livello lo sviluppo delle macchine del futuro.
Hanno in particolar modo investito moltissimo sui sistemi di protezione e raffreddamento dei pacchi batterie. Chiaramente la scelta fra corrente alternata e continua non è l’unico fattore che può influire sulla durata a lungo termine del pacco batterie. Anche le temperature estreme e gli stati di carica continuativi possono fare la differenza. Di certo però si tratta di uno studio molto importante, che ci dà un’idea di quanti investimenti e di quanto lavoro ci sia dietro a risultati che riteniamo davvero importanti e non da poco.