Con questo sistema non ci sarà bisogno di comprare le nuove auto elettriche. L’incredibile scoperta.
Negli ultimi anni è fortunatamente aumentata la consapevolezza della necessità di dover prendersi cura dell’ambiente che ci circonda. Dopo decenni di comportamenti e concezioni errate che hanno fatto schizzare alle stelle i tassi di inquinamento delle nostre città e devastato il nostro ecosistema è arrivato il momento di invertire la tendenza. Mantenere uno stile di vita sostenibile è un obbligo se si vuole cambiare le cose e risanare il pianeta prima che sia troppo tardi.
Questo riguarda qualsiasi settore, inclusa l’industria dei motori. È innegabile che in passato le automobili siano state tra le principali cause di inquinamento dell’aria. Negli ultimi anni però fortunatamente è emersa, sia dal punto di vista normativo che da quello delle strategia aziendali, la volontà di invertire la tendenza.
La risposta sostenibile più convincente rispetto alle esigenze dell’industria automotive sembrano essere le automobili elettriche. Questo tipo di tecnologia però per molti versi fatica a decollare: i costi troppo alti sono un deterrente non da poco per gli acquirenti, e pur con il passare del tempo per molti non sembrano essersi sciolti i dubbi sulla sicurezza della tecnologia e sugli effettivi vantaggi ambientali rapportati all’importante investimento necessario.
Presto però potrebbe arrivare un’alternativa in grado di far decollare ancora di più il progetto di industria sostenibile, ma potenzialmente frenare ancora l’ascesa dei modelli elettrici.
Stellantis, la ricerca rivoluziona tutto: addio elettrico?
Il gruppo Stellantis, uno dei colossi a livello mondiali, ha infatti fatto importanti passi avanti per quanti riguarda i carburanti efuel a bassa emissione di CO2. I test effettuati sulle auto già in circolazione hanno dato infatti un esito positivo e non sono state riscontrate particolari problematiche.
Se è vero che i marchi sotto il controllo della holding olandese hanno già in programma di passare ad una produzione totalmente elettrica entro il 2030 (un obbiettivo che non è in discussione), i risvolti nel campo dei carburanti a basso impatto ambientale aprono scenari importanti.
Se è vero che dal 2035 non potranno più essere prodotte automobili con motori a diesel o benzina, basta infatti un rapido calcolo sul ricambio del parco auto per capire che queste vetture saranno in circolazione ancora per decenni. L’utilizzo dell’efuel potrà limitare l’impatto sull’ambiente del vecchio parco macchine in attesa di un naturale ricambio verso modelli interamente elettrici. E chissà che con il tempo non possano aprirsi anche altri scenari.
I risultati dei test eseguiti da Stellantis in collaborazione con Aramco, una delle più grandi aziende produttrici di idrocarburi, fanno ben sperare. 24 famiglie di motori Euro 6 a ciclo Otto o diesel sono stati messi alla prova e non hanno rilevato sostanziali criticità. Il raggio d’azione verrà ora esteso anche ai motori meno recenti per valutare le potenzialità dell’utilizzo di carburanti sostenibili. I presupposti però lasciano ben sperare.
Grazie a questa tecnologia si potrebbe scongiurare l’emissione di milioni di tonnellate di CO2. La ricerca è però ai primi passi. Servirà ancora molto tempo prima che si possano trovare nei distributori, e i prezzi sono ancora alti. L’obbiettivo di Stellantis è far si che arrivino al costo della benzina o del duesel. Non certo una missione semplice. La sfida è appena all’inizio.