C’è un marchio importante che ha deciso di fermare la vendita in Europa di una delle sue auto più iconiche entro l’anno.
I grandi colossi dell’industria automobilistica tra diversi anni non si confronteranno più guardando al volume di vendite ma su diversi parametri. Per ora però è il totale delle macchine immatricolate che fa la differenza. E lo scorso anni a confermarsi in testa a tutti è stato il gruppo Toyota, che comprende anche i marchi Lexus, Daihatsu e Hino, che è stato l’unico a tenersi sopra quota 10 milioni di veicoli. Alle sue spalle il gruppo Volkswagen, con poco più di 8 milioni di auto vendute, e a completare il podio il duo Hyundai-Kia, vicino ai 7 milioni.
Detto questo, sono proprio questi numeri che oggi dettano la linea all’interno dei vari marchi. A seconda dei dati positivi e negativi, una casa può decidere se accelerare su un particolare segmento o magari abbandonare un certo tipo di modello. Le conferme arrivano proprio quest’anno, con Ford che ha fermato la produzione della mitica Fiesta, così come la Volkswagen che ha detto addio alla Passat, l’Audi alla piccola A1 e la Hyundai alla storica Accent.
Se non si è al passo con i tempi, ma soprattutto con le vendite, anche nomi importanti possono fare un passo indietro e abbandonare una strada intrapresa, seppur con successo, qualche anno prima. E lo ha capito anche Kia, che proprio in queste ore ha deciso alcune strategie importanti per il suo futuro.
Addio a un’auto tra le più convenienti d’Europa
Nonostante il recente restyling e le notizie di un nuovo aggiornamento per l’anno prossimo, ecco che la casa sudcoreana ha preso una decisione a sorpresa (ma non troppo) su uno dei suoi storici modelli, la Rio. Entro la fine di quest’anno infatti l’auto non sarà più disponibile in Europa e in Australia, due tra i mercati principali del marchio. Il motivo? Il deciso calo di vendite nelle ultime stagioni e numeri che non sono aumentati dopo la crisi dovuta alla pandemia. Basti pensare che sono in Europa la Rio nel 2022 è stata venduta in soli 32.506 esemplari, con un calo del 9%.
Una volta esaurite le scorte rimanenti, il che è probabile proprio entro la fine di quest’anno, si prevede che il modello uscirà formalmente dai mercati europei, dove rimarranno i nuovi modelli elettrici, che stanno conquistando una fetta di mercato sempre più importante, e ancora alcune auto con motori termici ma che continuano a rimanere decisamente richiesti come Sportage, Stonic e soprattutto la piccola Picanto, molto apprezzata soprattutto in Italia al pubblico delle grandi città.
La decisione dell’addio alla Rio però, come detto, non è però arrivata così come un fulmine a ciel sereno. Come dimostrano gli altri esempi, le vetture del segmento B stanno diventando sempre più poco redditizie per le case automobilistiche. La nuova direttiva Euro 7 poi si prospetta davvero complicata da adottare su modelli di questo taglio, con costi di produzione che lieviterebbero troppo e porterebbero i margini di profitto quasi a zero. Per questo l’addio, anche a malincuore, ad auto di questo tipo.