L’esame di teoria della patente è spesso vissuto come un incubo. Ecco alcune dritte per affrontarlo con tranquillità e senza patemi.
Non è infrequente che ci si presenti per la prima volta in autoscuola sapendo già guidare. Detta così potrebbe sembrare una strada in discesa ed invece è tutto il contrario. Essere pratichi al volante non significa avere la licenza di guida in tasca e nemmeno che questa sia scontata. Al contrario. Lo scoglio della prova teorica non è meno duro per chi ha dimestichezza con frizione, freno e acceleratore.
Anzi, in generale, un po’ tutti vivono il momento del quiz come qualcosa di ansiogeno, in quanto se non si passa, non si può accedere all’esame pratico.
Prima di fornire qualche suggerimento, vediamo come si svolge si svolge questo temuto appuntamento. Come detto, per conseguire la patente B non ci si può esimere dall’affrontare due verifiche. La prima, dopo aver affrontato un corso in autoscuola, è quella che deve appurare se sono state interiorizzate le nozioni di viabilità per non rendersi poi protagonisti di incidenti e non infrangere il Codice della Strada.
Dopo aver fatto richiesta formale, il candidato ha sei mesi di tempo per presentarsi alla prova. Attualmente il questionario comprende 30 domande e deve essere compilato con PC touchscreen in un massimo di 20 minuti. Agli interrogativi si replica con una V o una F, a seconda che li si ritenga “veri” o “falsi”. Per poter essere considerato superato, non potranno esserci più di 3 risposte errate.
In caso di bocciatura si potrà ripetere l’esame una sola volta entro sei mesi, superato questo termine e fallito di nuovo, bisognerà tornare tra i banchi.
Prova teorica patente, come superarla
In realtà essere promossi non è così complicato come si crede, bisogna tenere presente che tutte le affermazioni vere contengono dei vocaboli che si ripetono e lo stesso vale per quelle false.
Nel primo frangente ci sono parole come: brusche, abbagliare, limitare, causare, sporgente, finestrini, elevate, medico, igienico-sanitari. Nel secondo invece troviamo: frizione, acceleratore, chiusa, diurne, mezzeria, chilometro, colonnina, caselli o cellulari.
Attenzione anche agli interrogativi trabocchetto. Qui la risposta è quasi certamente falsa. Un esempio è quando si parla di “motori da truccare”, piuttosto che da “modifica liberamente per diminuire l’inquinamento”.
Occhio ai cartelli stradalo. Non devono essere confusi. Il “dare precedenza” presenta sempre un triangolo con la punta verso il basso. Tutti gli altri riguardanti la precedenza ce l’hanno verso l’alto e sono collocati a 150 metri dall’incrocio.
Per quanto concerne i segnali di “discesa pericolosa”, o “salita ripida”, osservare l’immagine del veicolo. La sua pendenza indica quale delle due opzioni rappresenta.
E’ infine importante non fare confusione con alcuni termini che potrebbero sembrare sinonimi, ma non lo sono affatto. Ad esempio carreggiata e corsia non sono la stessa cosa. Lo stesso vale per attraversamento ferroviario o tranviario; veicolo che segue o che precede; in corrispondenza o in prossimità; attraversamento pedonale o passaggio pedonale e poi parole come “ovvero”. Nei quiz significa sempre “oppure”, non “ossia”.