La passione di quest’uomo africano per la sua auto è letteralmente andata oltre la morte, ecco le sue ultime volontà per il funerale.
Il mondo è bello perché è vario. Tra le tante passioni che un uomo o una donna possono avere nella loro vita, ci sono le automobili. Del resto quanti piloti, meccanici, team manager e via dicendo conoscete che hanno letteralmente dedicato la loro intera esistenza al mondo dei motori? Possiamo dire che sono passioni che vanno oltre la vita umana. Per qualcuno, letteralmente.
La storia di oggi è assurda ma vera e arriva dall’Africa, dove un uomo ha deciso di portare letteralmente al livello successivo la sua grande passione per le automobili. In alcuni paesi come il Ghana o il Sud Africa (da cui arriva la storia) è tradizione che i funerali, soprattutto quelli degli uomini più ricchi, si tengono in modo molto scenografico. C’è chi sceglie una bara personalizzata con estrema cura.
Spesso le persone più facoltose si fanno organizzare funerali eccentrici- come il famoso meme dei portantini che ballano con la bara sulle spalle che vedete in foto – o ancora chiedono bare con una forma unica che ricordino qualcosa che ha caratterizzato la loro vita terrena. Ma c’è anche questo caso, in cui la bara è un’automobile, letteralmente. Assurdo ma vero…
Guidare anche da morto
Qualche tempo fa in Sud Africa è arrivata la notizia della morte di uno dei leader storici dell’UDM, partito nazionale di sinistra, Tshekede Bufton Pitso. L’uomo è morto per cause naturali tre anni fa ed il suo funerale, per sua stessa richiesta ai parenti e agli amici, è stato qualcosa di davvero unico. Protagonista della storia la sua Mercedes-benz E500 che lo ha servito fedelmente per tutta la sua carriera in politica.
Immaginate la reazione dei numerosi partecipanti al funerale del politico che hanno assistito alla scena dell’uomo tumulato in camicia e abiti eleganti dentro l’abitacolo della vettura, calata sottoterra come in un moderno funerale egizio con una berlina tedesca degli anni novanta al posto del sarcofago d’oro. A quanto pare, l’uomo amava così tanto l’auto da chiedere di averla con se anche dopo la morte.
Secondo i testimoni del rito, Pitso amava sedersi in automobile ed ascoltare la musica dall’autoradio nel suo tempo libero, pensando alla sua vita e al modo in cui indirizzare la sua ricerca politica, cosa che ha fatto a lungo. Alla fine, è piuttosto poetica come idea e siamo sicuri che chi ha assistito a questo evento non se lo dimenticherà tanto facilmente.