Il caro benzina non sembra allentare minimamente la sua morsa, si profila l’ennesima stangata ai danni degli automobilisti, che appaiono sempre piĆ¹ stremati.
Avere a che fare con il caro benzina ĆØ un problema non da poco per gli automobilisti, a maggior ragione per chi si ritrova a fare ogni giorno decine di chilometri per motivi di lavoro. A differenza del passato, non va certamente meglio a chi ha una vettura diesel, visto che il gasolio ormai ovunque ha costi quasi del tutto equiparati.
Il malcontento non puĆ² che essere forte, soprattutto perchĆ© questa situazione ha ripercussioni importanti anche sui prezzi dei prodotti che finiscono sulla nostra tavola. Questo avviene per un motivo molto semplice: con l’aumento dei costi di trasporto diventa inevitabile per compensare ritoccare verso l’alto anche il costo finale quello che mangiamo. La situazione attuale appare tutt’altro che in miglioramento.
Caro benzina: un problema da non sottovalutare
In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo sul piano economico sono tante le famiglie che si ritrovano a dover tagliare il superfluo, stremati dalle troppe spese che devono sostenere. Nel caso del rifornimento carburante, perĆ², ĆØ possibile fare ben poco, specialmente se la vettura serve per gli spostamenti quotidiani, come il tragitto casa-lavoro.
Chi si aspettava che il caro benzina potesse attenuarsi in questo mese di agosto, periodo in cui la maggior parte degli italiani si ĆØ concesso qualche giorno di vacanza, ha dovuto perĆ² ricredersi. La spesa da sostenere al distributore ĆØ ancora troppo elevata.
I numeri continuano a essere preoccupanti: nella settimana terminata il 20 agosto, infatti, la benzina ĆØ salita a 1,946 euro nella modalitĆ self, che sta a indicare una crescita dello 0,37%. Se possibile, sta andando ancora peggio per quanto riguarda il diesel, che ha registrato un incremento dello 0,96%, in media a 1,845 euro al litro.
Un decreto inefficace
L’amarezza ĆØ ancora piĆ¹ forte specialmente perchĆ© questo ennesimo rincaro ĆØ coinciso con l’entrata in vigore di un provvedimento che avrebbe dovuto portare dei benefici, cosa che non ĆØ perĆ² avvenuta. Da agosto, infatti, i gestori sono obbligati a esporre un cartello con i prezzi medi regionali del carburante, in modo tale da capire se stiano approfittando della situazione e speculando sull’aumento dei costi. Nonostante questo, la crescita non si ĆØ fermata per niente.
I dati emersi non possono che fare riflettere. Nel caso della benzina, infatti, la quota attuale ĆØ quella massima da luglio 2022 a oggi, a conferma di come il trend verso l’alto non si sia praticamente mai fermato. L’ipotesi di un nuovo taglio delle accise, che era stato uno dei cavalli di battaglia del governo Draghi (permetteva di risparmiare circa 30 centesimi al litro) sembra essere al momento da escludere, richiede costi troppo elevati per le casse dello Stato, ed ĆØ ritenuta non cosƬ incisiva per i cittadini.
L’auspicio di tutti ĆØ che in vista dell’autunno si possa pensare a una misura rivolta almeno alle fasce piĆ¹ deboli della popolazione.