Auto insonorizzate, la rivoluzione che non ti aspetti arriva direttamente dal Giappone. La trovata è davvero geniale, ecco svelato tutto: i dettagli
Il Giappone è da sempre terra di innovazione e tecnologia. Soprattutto nel mondo del tech e dei motori, il Sol Levante riesce ad anticipare tendenze, tecnologie e strumenti spesso ancora sconosciuti al resto del mondo. Ed è il caso di dire che siamo dinanzi all’ennesimo caso. Stavolta, però, nessun robot automatizzato o schermo ultra sottile: c’è di mezzo il comfort delle auto che verranno e l’importanza della loro insonorizzazione.
Sì, proprio così. L’insonorizzazione è spesso un aspetto marginale o messo in secondo piano quando si acquista una vettura, ma riesce a fare la differenza tra una vettura di fascia media o di fascia bassa con una, invece, di fascia premium. Viaggiare in un ambiente ovattato, confortevole e privo di vibrazioni o fruscii è un vero e proprio toccasana per il nostro corpo e la nostra mente.
E fidatevi di chi vi scrive, che è ancora alla guida di una vettura a dir poco obsoleta e un’ora di autostrada lascia i suoi segni nella testa e nelle orecchie. I materiali utilizzati per insonorizzare una vettura sono tra i più vari: da schiume espanse e gommapiuma, le soluzioni di certo non mancano. E quella che arriva dal Giappone può diventare una vera rivoluzione.
Rivoluzione che ha un nome ben preciso: Triple Action to Zero. È un progetto varato da Honda, che mette il riciclo dei materiali e la sostenibilità ambientale al centro della propria produzione. Dopotutto, la gloriosa casa produttrice giapponese punta a rendere tutta la sua produzione eco-friendly e sostenibile entro il 2050. Un qualcosa di molto coraggioso, che parte dalle piccole (ma geniali, ndr) trovate. Su tutte quella che riguarda il nuovo modo di insonorizzare i propri veicoli.
Come? Utilizzando le tute dei propri operai. In poche parole, ogni mese, Honda ricicla e riutilizza oltre 20,7 tonnellate di indumenti lavorativi, destinati altrimenti ad intasare ulteriormente le discariche. Rilavora ed estrae le fibre che compongono le tute, per creare dei materiali isolanti da inserire all’interno degli sportelli dei nuovi modelli. Una trovata geniale, che aiuta ulteriormente Honda a diventare sostenibile e meno impattante sull’ambiente. E che può segnare la strada anche per altre case produttrici mondiali ed europee.
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