Il caro carburante è il tema del momento. Per cercare di fermare la rincorsa sono stati fatti diversi interventi e c’è anche un bonus.
In queste settimane di partenze di massa per i luoghi di villeggiatura, l’argomento più caldo resta quello del caro carburante. Per qualche motivo l’ascesa del prezzo al litro non si vuole arrestare, anzi addirittura le cronache delle ultime ore ci stanno raccontando di un distributore sulla A8 Varese-Milano, messo subito nel radar della Guardia di Finanza, in quanto vende il self service perfino a 2,7 euro.
Una situazione fuori controllo e soprattutto, purtroppo per noi, senza apparente ragione visto che il petrolio non è più costoso come nelle fasi immediatamente successive allo scoppio della guerra in Ucraina e che già in tempi recenti ha portato il Governo a porre l’obbligo del cartello del prezzo medio di benzina e diesel. Un diktat alla fine rivelatosi un flop.
A fronte di tale emergenza, l’Esecutivo presieduto da Giorgia Meloni ha firmato dei decreti attuativi per dare una mano a coloro che non possono esimersi dall’utilizzo delle ruote gommate. Il particolare il numero 144/2022 articolo 14, ha previsto lo stanziamento dieci milioni di euro, 85 dei quali indirizzati alle aziende che si occupano di autotrasporti, mentre gli altri 15 sono stati dedicati a chi trasporta le persone.
Nel dettaglio, le prime devono adoperare per la loro attività mezzi di categoria Euro 5 o superiore, con massa complessiva di almeno 7,5 tonnellate. In questo caso il buono vale per il 28% delle spese sostenute, da dimostrare tramite fatture.
Le seconde, invece, devono essere iscritte nel REN, il Registro Elettronico Nazionale, e potranno ottenere il rimborso del 12% delle somme tirate fuori.
In ambedue i casi, i crediti sono cumulabili con altri benefit riguardanti lo stesso tipo di esborso, purché il conto che ne deriva non risulti superiore quello effettivo. E’ importante poi evidenziare che non partecipano alla formazione del reddito d’impresa o all’imponibile dell’imposta regionale sulle attività.
Come fare dunque a fare richiesta dell’agevolazione? Basta collegarsi al sito del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti Terrestri per accedere al portale che permetterà di inserire i dati utili per il calcolo del credito di cui si potrà usufruire. Andranno poi aggiunte le informazioni sull’impresa stessa e le fatture per l’acquisto del carburante pagate dell’azienda, più tutti gli identificativi del mezzo di trasporto in questione.
Completata e inviata la domanda bisognerà soltanto aspettare, in quanto prima il MIT dovrà trasmettere la documentazione all’Agenzia delle Entrate e questa dopo aver analizzato la richiesta renderà noto se si è idonei a ricevere l’aiuto e quale cifra si andrà a ricevere.
Un po’ come accade per altri bonus statali, prima di vedersi rimborsata la quota stabilita dovranno trascorrere almeno dieci giorni. Una volta arrivati potranno essere usati in compensazione fino al 31 dicembre dell’anno corrente, previa presentazione del modello F24. In Ultimo va precisato che la concessione di tali contributi è condizionato dalla dichiarazione di compatibilità con le norme sul mercato unico disposte dalla Commissione Europea.
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