Ci sono guasti all’auto che si palesano con un rumore strano. Qual è il pezzo più colpito e cosa si deve fare quando si hanno dei sospetti.
Alcuni elementi dell’automobile sono particolarmente delicati, specialmente se legati al motore. Ecco perché se non si fa la dovuta manutenzione si rischia di rimanere per strada. Il consiglio che andrebbe sempre seguito è quello di prestare attenzione alle avvisaglie, anche la più piccola potrebbe salvarci da danni ben più gravi e costosi per i ripristino.
Come detto le componenti che costituiscono il propulsore sono quelle a cui va prestata maggiore attenzione. Di seguito spiegheremo come fare per evitare guai.
Se l’auto fa uno strano rumore, ecco come agire
Una delle sezioni più facilmente suscettibili all’usura e alla conseguente rottura è la cinghia di distribuzione che, se compromessa può danneggiare in maniera importante le valvole, oltre alla pompa dell’acqua, il che significa unità motrice ko in tempi molto ravvicinati.
La domanda a questo punto è quando la si debba cambiare per scongiurare la sostituzione del motore che comporta una spesa piuttosto ingente.
Prima di fornire la risposta cerchiamo di capire cosa sia la cinghia di distribuzione e perché è fondamentale. Si tratta di una sezione del veicolo che deve sincronizzare il funzionamento dell’albero motore e di quello a camme. In certi casi pure della pompa dell’acqua adibita al raffreddamento del propulsore.
Composta da materiale plastico ugualmente resistente ed elastico viene sottoposta a continue sollecitazioni, sia sul fronte fisico, che delle temperature.
Solitamente, come abbiamo anticipato, quando si rovina intacca il funzionamento dei pistoni, delle valvole, dell’albero motore e della pompa dell’acqua, il che significa ricevere un conto dell’officina spaventoso. Dunque, per tenersi al riparo da simili shock, meglio stare attenti ad ogni segnale e non solo.
In passato questa componente era abbastanza rumorosa, per cui non appena qualcosa non andava il guidatore non poteva non accorgersene. Oggi con i materiali moderni e le nuove tecnologie è tutto più silenzioso, per cui è fondamentale consultare il libretto di manutenzione dove è segnalata la durata in termini di anni o chilometri.
Normalmente andrebbe cambiata ogni cinque o sei anni, oppure in un range tra i 100mila e i 180mila km. Il suggerimento è quello di portare la macchina dal proprio meccanico di fiducia dopo aver tagliato il traguardo dei 30mila km, così da farla controllare.
Vediamo ora cosa può provocare il suo cedimento. Le ragioni possono essere molteplici. Si va dalla presenza di corpi estranei, all’usura di uno o tutti e due i cuscinetti tendicinghia, quindi ancora all’allineamento sbagliato delle pulegge, piuttosto che alla loro rottura. Dall’elevata temperatura del propulsore, all’eccessivo numero di km coperti.
Ma come si fa a capire che si sta danneggiando a cinghia? La risposta è semplicemente allungare l’orecchio perché i diversi tipi di suono ci possono aiutare. Ad esempio se durante le accelerazione avvertiamo uno stridio acuto, significa che le fibre che la compongono si stanno sfilacciando. Se il rumore è più metallico si potrebbe essere verificato un allentamento. Se invece in avvio se ne sente uno che assomiglia ad uno squittio, la cinghia potrebbe non essere più tesa come dovuto. Per risolvere queste problematiche la somma necessaria, compresa la manodopera, oscilla tra i 400 e i 600 euro.