Non è per niente una buona idea avere delle bottiglie d’acqua in auto: bisogna toglierle subito. La spiegazione è piuttosto chiara: ecco il motivo.
Sembra una dimenticanza senza conseguenze, quella di portare o lasciare in auto una bottiglia d’acqua e invece con le temperature torride dell’estate non mancano le conseguenze. Sono varie le cose che potrebbero accadere e a ‘lacucinaitaliana’ ne ha parlato Luana Izzo, ricercatrice di Chimica degli Alimenti presso l’Università Federico II di Napoli. L’esperta ha invitato a fare attenzione, non soltanto perché l’acqua potrebbe deteriorarsi in sé ma anche per ciò che il fenomeno comporta.
A causa del grande caldo, le bottiglie di plastica sono fatte di materiali che possono degradarsi e quindi rilasciare sostanze che si rivelano dannose per la salute dell’uomo. Nello specifico si tratta di microplastiche, antimonio e inquinanti simili. Che sia acqua o un altro tipo di bevanda, si sconsiglia di lasciarla sul sedile o in generale in auto, sopratutto se parcheggiata.
La carrozzeria esposta al sole raggiunge le incredibili temperature di circa 80 gradi all’esterno e 40 gradi all’interno. Fra sedile e cruscotto la differenza è poca, ma – se è proprio inevitabile lasciare l’acqua nella vettura – sarebbe adeguato farlo in una zona che non sia direttamente esposta ai raggi del sole. Oltre che per l’acqua, d’altronde, la conseguenza può essere rischiosa anche per la stessa auto. Accade, infatti, che quando i raggi solari penetrano all’interno dell’auto e colpiscono la bottiglia, l’acqua rifrange la luce e provoca bruciature ai tessuti. Ovviamente non sempre, vediamo quando.
Mai lasciare l’acqua in una vettura: il motivo e le conseguenze sono inaspettate
Ciò si verifica quando le condizioni di calore sono estreme e la bottiglia non presenta etichetta, nonché il tempo di sosta è prolungato. Non è un semplice allarme, perché attraverso una semplice ricerca su internet, possono trovarsi delle immagini che lo confermano. Fra queste video virali di auto e camion pieni di fori a causa delle bottiglie d’acqua lasciate all’interno. Un’altra ipotesi da considerare è che la bottiglia di plastica potrebbe scoppiare, perché il calore può fare in modo che si rompano i legami chimici della plastica e fra l’altro rilascino delle sostanze nelle bevande. “Può avvenire un’esplosione fisica perché l’acqua dilata e vaporizza”, afferma a tal proposito Luana Izzo.
Perciò sarebbe in generale più pratico usare delle borracce. Il vetro di per sé sarebbe il materiale più agevole perché sicuro dal punto di vista della contaminazione oppure l’acciaio inossidabile. L’alluminio non è consigliabile perché può lasciare tracce di metalli e ftalati nella bevanda. La soluzione definitiva sarebbe conservare l’acqua in uno di questi contenitori a temperatura ambiente e in uno che sia asciutto, pulito e senza odori, lontano dalla luce dirette del sole e da prodotti chimici.