Il fermo amministrativo di un’auto non può scattare, secondo sentenza, in questo caso specifico: che consiglio per gli automobilisti.
Una delle sventure maggiori che possono capitare ad un automobilista o ad un proprietario di un veicolo è sicuramente il fermo amministrativo del mezzo. Ovvero quando le amministrazioni o gli enti decidono di impedire la circolazione regolare dell’auto per mancati adempimenti fiscali.
Una vera e propria scocciatura per tutti, visto che oltre a dover pagare una sanzione davvero stellare e non poter circolare con il proprio veicolo, è impossibile effettuare diversi tipi di operazione. Anche vendere un’auto in fermo amministrativo diventa problematico, visto che la transazione si può completare, ma il mezzo in questione rischia di rimanere fermo fino alla sospensione del fermo.
C’è però un metodo, che forse in pochi conoscono, che permette ai proprietari di auto di evitare il fermo amministrativo. Come visto in diverse cause e sentenze, in questo caso il tribunale e le amministrazioni non possono evitare la circolazione del mezzo. Stiamo parlando della cointestazione dell’autovettura.
Vale a dire quando due soggetti acquistano al 50% ciascuno un’automobile. Non serve che i co-proprietari siano parenti o conviventi. bensì che si presentino all’atto dell’acquisizione assieme e con i documenti necessari per la pratica.
Nel caso di cui parlavamo, ovvero il fermo amministrativo, un’auto cointestata non potrà dunque essere fermata col divieto di circolazione. Diverse sentenze del tribunale hanno infatti ‘liberato‘ dalle ganasce la vettura, qualora uno dei due co-proprietari non sia in difetto con la legge e con gli emolumenti da versare.
Un ottimo stratagemma, anche se consigliamo caldamente di fare di tutto per non arrivare ad ottenere il fastidioso fermo delle amministrazioni competenti. Altro vantaggio sta sulla tassa di successione: in caso di scomparsa di uno dei due proprietari, l’altro non dovrà pagare alcuna tassa per passare il 50% dell’altro agli eredi.
Ovviamente per ottenere tutti i vantaggi, gli sgravi fiscali e le operazioni standard sul veicolo, servirà comunque la firma e il benestare di entrambi i co-proprietari. Altrimenti qualsiasi operazione, dalla stipula assicurativa alla vendita passando per la rottamazione, non sarà assolutamente possibile.
Proprio sull’assicurazione RC Auto c’è un dubbio: se uno dei due cointestatari ha una classe di merito meno vantaggiosa, il rischio è che si alzi il premio generale dell’auto. A meno che non si usufruisca della Legge Bersani per aderire alla classe meno elevata in famiglia.
Sognate di andare a tavoletta su una 500 come fosse un'auto da corsa? Ora è…
Le forze dell'ordine hanno recentemente fatto una scoperta sconcertante: sul territorio italiano c'è un numero…
Nell’ottica di promuovere la diffusione e l’uso sempre maggiore di automobili poco inquinanti, la rottamazione…
Oggi vi parleremo di un'Alfa Romeo Giulia molto sfortunata che, pur essendo eccezionale per il…
Attenzione alle ultime novità per quanto riguarda gli incentivi Auto. I fondi dovrebbero essere sbloccati…
L'attesissimo restyling della Fiat Panda potrebbe avere un prezzo di listino davvero alla portata per…