Il bollo e l’assicurazione auto sono due spese spesso mal digerite, ma in alcuni casi la cifra da versare è nulla. Ecco quali.
Ogni anno, puntualmente, i proprietari di qualsiasi tipo di veicolo sono tenuti a pagare il rinnovo dell’assicurazione, e il bollo, tassa che riguarda il possesso di un mezzo e non il suo effettivo utilizzo. In entrambi i casi le cifre possono essere davvero importanti, ecco perché è un appuntamento visto con parecchio fastidio.
Non tutti però devono affrontare questa spesa. Ci sono dei fortunati che possono farne a meno e in questo articolo vi diremo chi e perché.
Bollo e assicurazione quasi gratis? Ecco come si fa
Purtroppo alla RC Auto non si scampa. Per poter circolare bisogna per forza di cose sottoscrivere un contratto con una compagnia assicurativa, tuttavia se il veicolo in questione contempla alcune caratteristiche può avere dei forti sconti.
Nello specifico deve avere almeno 20 primavere alle spalle, essere ben funzionante, deve essere iscritta all’ASI, certificatore dei mezzi storici il cui costo annuale è di 41 euro, e il suo intestatario non può avere meno di 23 anni.
Solitamente per questo genere di vetture non c’è classe di merito, ma solo un premio fisso. Gli eventi coperti sono furto e incendio, i danni a terzi, il soccorso stradale, ed eventuali aggiuntive. Alcune garantiscono dei servizi ad hoc come la cancellazione dell’automobile dal Pubblico Registro.
Ad avere dei benefici sono anche le auto d’epoca, ovvero quelle che hanno un trentennio di vita e sono state rimosse dal PRA. Ciò può avvenire per diverse ragioni, a causa delle alte emissioni o perché considerate pericolose. Dunque, principalmente differiscono da quelle storiche per l’impossibilità di circolare, se non in occasione di eventi o manifestazioni e solo dopo averne concordato le modalità con la compagnia assicurativa di riferimento. Incredibilmente il costo della polizza è più elevato.
Trattandosi in ogni caso di macchine speciali, tutte e due, godono di un premio nettamente inferiore rispetto a quello delle autovetture contemporanee.
E’ importante evidenziare non basta che il mezzo sia vecchio per poter avere delle agevolazioni. Devono esserci degli interessi storici e collezionistici, così da poter essere iscritto all’ASI. Consultando l’elenco è facile constatare l’assenza di diversi marchi e modelli, ad esempio tutte le citycar.
Il suggerimento è comunque quello di informarsi direttamente agli uffici per capire se il proprio veicolo possieda i titoli necessari per l’iscrizione. Un altro aspetto in questo senso da non tralasciare è che per poter essere ammesso deve essere in buono stato, per cui prima di presentare domanda è il caso di fare tutte le dovute riparazioni. Fatte queste un meccanico dell’ASI controllerà che tutto sia in ordine e che la sostanza dell’auto non sia stata alterata.
Vediamo infine gli eventuali benefit per il bollo. A partire dall’1 gennaio 2019 le vetture storiche, ossia quelle che hanno un’età tra i 20 e i 29 anni possono godere di un emolumento dimezzato. Tale aiuto non avviene in automatico, ma deve essere richiesto dopo aver compilato e consegnato la documentazione, compreso il certificato di rilevanza storica. Circa quelle d’epoca over 30, il bollo viene ridotto a seconda della regione.