La diffusione dei veicoli elettrici è sempre più imponente ma da una personalità piuttosto autorevole è stato lanciato un grido di pericolo a riguardo: il motivo.
Le informazioni che circolano attraverso i mezzi di comunicazione, fra cui i giornali, possono avere un clamoroso impatto sui lettori e sull’opinione pubblica in generale. Chi scrive, parla, si rivolge al pubblico ha una grandissima responsabilità e al contempo, in alcuni casi, è preso in considerazione con rilievo dai soggetti protagonisti di un commento o riflessione. Perciò i produttori di vetture elettriche non resteranno indifferenti alle parole di Jeremy Clarkson, famoso e apprezzato conduttore di ‘Top Gear’ e ‘The Grand Tour’ nonché autore di una rubrica per ‘The Sun’.
Lo storico volto della televisione è sempre stato piuttosto scettico circa l’introduzione dell’elettrico nel mondo delle vetture, principalmente a causa dei tanti incidenti che dispositivi così silenziosi hanno causato in un mondo abituato al rumore, sopratutto nel traffico, per percepire la presenza di un pericolo. Inoltre, dal suo punto di vista limitano grosso modo l’autonomia del conducente e impiegano troppo tempo a ricaricarsi, mettendo – dal suo punto di vista – in discussione il concetto di ecologico di cui invece dovrebbero essere principale sponsor e riferimento.
Così a distanza di tempo, Clarkson è tornato a dedicare spazio al tema su quotidiano inglese, trattando del caso Fremantle Highway, ovvero la nave cargo panamense che è stata bruciata, forse proprio a causa dell’impatto con un’auto elettrica. Incidente che si è concluso con una tragedia, a causa della morte di un membro dell’equipaggio a bordo.
Auto elettriche sempre più diffuse: dalla tv l’allarme sul loro pericolo
Da chiarire è che le dinamiche esatte dell’accaduto sulla nave del Panama non sono state ancora definite. La certezza è che ci fossero da trasportare auto elettriche e probabilmente il rogo sia stato sviluppato a partire da una delle vetture, ma è tutto ancora in fase di indagine. Forse se ne sarebbe bruciata una, provocando l’incendio mortale. Jeremy Clarkson parte dal recente episodio per riferire di altri casi di navi bruciate come una nel New Jersey, nel porto di Newark, oppure la Felicity Ace nell’Atlantico, trasportando auto a batteria.
Negli ultimi venti anni sarebbero capitati dieci grandi incendi di questo tipo. Nel Regno Unito, negli ultimi cinque, invece, i servizi di emergenza sono stati contattati per 753 incendi. Senza contare, fra i casi più clamorosi, quello della Lancia Delta Martini di Sebastian Loeb, incendiatasi nella World Rallycross. Clarkson è pronto a scommettere, come tesi finale del suo editoriale, che è soltanto una questione di tempo prima che gli incendi possano essere di portata addirittura superiore catastroficamente e si cominci a riflettere sulla reale convenienza del passaggio all’elettrico.