Il futuro dell’automotive è elettrico, ma in tanti nutrono ancora dei dubbi anche sul fronte consumi. Qual è la verità?
A chi è capitato in tempi recenti di trovarsi nell’esigenza comprare un’auto nuova, si sarà reso conto che la scelta è tutt’altro che semplice. Meglio puntare su ciò che piace, oppure guardare al futuro e tenere conto delle normative che potrebbero essere sempre più severe riguardo ai veicoli ad alimentazione classica? E’ inevitabilmente un dilemma importante.
Soprattutto in Italia la questione dell’elettrico è quanto mai spinosa. In pochi sembrano credere alla tecnologia e il fatto della scarsa autonomia garantita non migliora la situazione. Un altro interrogativo che molti si pongono è se veramente a fronte di una spesa iniziale elevata, corrisponda un effettivo risparmio nella ricarica. In questo articolo ci focalizzeremo proprio su questo aspetto.
Acquisto auto elettrica, si fa davvero un affare?
Per prima cosa va specificato che il consumo di un EV è calcolato seguendo gli standard WLPT, che prevedono dei test in determinate condizioni, uguali per tutti i produttori. La misura di riferimento sono i kWh utilizzati ogni 100 km. Le tipologie di strade prese in esame per fare la media sono tre: quelle urbane, dove il rendimento è migliore, le extraurbane e l’autostrada.
Ottenuto questo dato, sarà sufficiente moltiplicarlo per la capacità della batteria, anch’essa espressa in kWh. A quel punto si otterrà il numero di km che si possono coprire con una ricarica.
Genericamente un mezzo a zero emissioni si mangia 13,5 kWh ogni 100 km. Come detto, se ci si sposta in città si consuma di meno in quanto con tutti gli stop&go necessari tra semafori e ingorghi, il passo non è mai sostenuto. Ovviamente, più sale la velocità più si andrà a spendere.
Ad influenzare il calcolo anche lo stile di guida di chi è al volante, quindi se si fanno frenate o accelerazioni brusche e si usano strumenti come il climatizzatore.
Va sottolineato che più l’autovettura è datata, più è dispendiosa in termini energetici, in quanto anche sul fronte full electric gli studi hanno implementato i sistemi. Ne consegue quindi che se una vecchia Renault Zoe consuma 17,2 kWh ogni 100 km, la BMW i3 si attesta sui 15,3 kWh/100 km.
Un aspetto poi da non trascurare è quello della carica residua. Solitamente le percentuali prese in considerazione sono l’80 e il 20. In particolare sotto quest’ultima soglia non bisognerebbe mai scendere.
Ma quanta energia si impiega per passare da un valore all’altro? Se si dispone di una batteria di taglia media che conta 50 kWh, l’impego di energia è pari a 30 kWh. Se il veicolo di riferimento ha un’autonomia di 400 km, per ogni kWh si riescono a coprire 8 km.
Sul una spesa per kWh di circa 0,50 centesimi, con due euro di spesa si percorrono 32 km. Facendo un confronto diretto con un’automobile a benzina, se questa ci fa percorrere 15 km con un litro, significa che con un mezzo a zero emissioni si macina il doppio chilometraggio.
Complessivamente per sfruttare al meglio gli EV è importante imparare ad usare bene la frenata rigenerativa, tenere una velocità blanda, limitare i pesi inutili, scegliere le strade più fluide come percorrenza, non usare l’aria condizionata a manetta e tenere d’occhio la pressione delle gomme.