Una novità importante modifica l’operato dei distributori di benzina in Italia: ecco cosa dovranno fare per essere a norma a partire dal mese prossimo…
Quest’anno è stato molto importante per le persone che lavorano nel settore dei distributori di benzina. Ricordiamo tutti il periodo nero del nostro paese quando i prezzi del carburante sono saliti alle stelle come conseguenza della Guerra in Ucraina che tuttora continua ad insanguinare il paese. Sembra però che le notizie riguardanti i distributori di benzina non siano finite qui.
Sotto le forti proteste di milioni di italiani che guidano ogni giorno la propria automobile per andare a lavoro, faccende private o semplicemente per completare le proprie commissioni ogni giorno, il Governo ha varato una serie di misure per porre un calmiere ai prezzi della benzina che tuttora potrebbero risentire delle vicende geopolitiche che stiamo vivendo e schizzare ancora alle stelle.
Favorendo gli automobilisti che avranno la possibilità di essere informati ogni giorno delle variazioni del prezzo medio del carburante e combattendo il fenomeno dei “benzinai furbetti” che provano a far pagare di più del dovuto un pieno, l’ultima misura prevista in un pacchetto di provvedimenti per tenere il prezzo del carburante ad un livello accettabile cambia tutto a partire dall’estate.
Lo sai in anticipo, ecco tutto svelato
In accordo con il decreto legge del 14 gennaio 2023 recentemente convertito in legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale i benzinai avranno l’obbligo di tenere aggiornati i loro potenziali clienti sul prezzo medio della benzina nel nostro paese. Questa decisione presa dal Governo fa si che la probabilità di subire una truffa cali notevolmente e rende più facile il calcolo del costo di un pieno già dai cartelli esposti fuori da un qualsiasi distributore di zona.
La decisione di obbligare i titolari delle pompe di benzina in tutto il paese ad esporre non soltanto il prezzo della benzina presso l’attività ma anche quello medio regionale – in caso di benzinai in autostrada la media sarà invece quella nazionale – dovrebbe rendere tutto più semplice per l’automobilista medio, in grado di fare un calcolo delle spese per capire quanto gli convenga fare il pieno in quel posto.
La risposta dei sindacati che difendono gli interessi dei benzinai è arrivata subito, come riportano le testate del settore: “Questa misura è inutile perchè il prezzo finale del carburante non si può cambiare e soprattutto nociva per la concorrenza tra lavoratori”, affermano i sindacalisti di Fegica e Figisc Confcommercio protestando con vigore. Voi cosa ne pensate?